Se il Natale ha visto tanti palermitani sulla spiaggia di Mondello, ecco che il Capodanno ormai imminente non appare molto diverso. Il responsabile delle alte temperature è l’anticiclone africano, che raggiungerà il proprio apice proprio tra il 30 dicembre e il primo giorno del 2023. Si prevedono dunque temperature massime di 10°C a Milano, ma anche a Cortina d’Ampezzo, a 1200 metri di quota; 18°C a Roma, 21/23°C in Sicilia e Sardegna.
Ad illustrare la situazione è Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, che spiega che il Capodanno sarà caldo come quello dello scorso anno. “Proprio così, come come un anno fa – ha dichiarato – l’anticiclone africano sarà molto robusto ed esteso, in modo anomalo, dall’Algeria fino all’Ucraina. Il Riscaldamento Globale porterà infatti ancora una volta valori primaverili: sembrerà di trascorrere il Capodanno ai tempi dell’Impero Romano, giorno di festa che, allora, cadeva appunto il primo Marzo e si festeggiava con temperature miti: per onor di cronaca il primo Marzo, quest’anno, a Roma c’erano solo 11°C, quindi siamo comunque fuori da ogni confronto”.
L’Italia al momento non vede solo sole e caldo. Da due settimane nubi basse o nebbie attanagliano le pianure e le colline del Centro-Nord. “L’anticiclone africano continuerà a schiacciare l’umidità nei bassi strati anche nei prossimi giorni, favorendo cieli grigi nei fondivalle; il sole sarà protagonista ancora una volta in montagna, lungo il versante adriatico ed al Sud – spiega il meteorologo -. Tra il Nord e la Toscana passerà anche una veloce perturbazione atlantica entro Venerdì, con piovaschi e isolate brevi nevicate: la quota neve è prevista intorno ai 1300/1500 metri sulle Alpi mentre i fiocchi si scioglieranno, ancora una volta, sotto le cime più alte dell’Appennino; la dorsale appenninica presenta infatti una situazione decisamente calda per il periodo e la stagione sciistica stenta a decollare”.
Quanto alle previsioni per il nuovo anno? “Tra il 30 Dicembre e il primo giorno del 2023 l’anticiclone africano raggiungerà il suo culmine di potenza: con l’inizio del nuovo anno questa situazione altopressioria dovrebbe crollare a causa di successivi attacchi più freddi da Ovest e da Est”.
Data limite potrebbe essere quella dell’Epifania. “Al momento non si escludono addirittura nevicate in Pianura Padana per il 6 gennaio 2023 – spiega Tedici -. Una data da segnare, quantomeno per la fine del caldo anomalo e per l’arrivo di un po’ di freddo capace di smuovere l’aria inquinatissima del Nord Italia, pulendola un po’.
Foto di Salvo Annaloro