Carcasse di auto, rifiuti di ogni tipo e atti illeciti: il parco Libero Grassi ancora nel degrado – VIDEO

A denunciare il degrado i consiglieri Tusa e Lo Nardo

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Carcasse e pezzi di auto rubate, feci, assorbenti, fazzoletti e rifiuti di ogni tipo. Sono queste le condizioni in cui si presenta il parco Libero Grassi, lo spazio all’altezza del Bar del Bivio, lungo via Messina Marine a Palermo, che dallo scorso ottobre è sotto sequestro. Diversi cittadini e residenti lamentano atti illeciti che vengono effettuati all’interno del parco: infatti nonostante il parco risulti chiuso e sotto sequestro, sono diverse le persone che entrano dai diversi ingressi.

Un luogo che dovrebbe essere simbolo di legalità sta invece prendendo una brutta piega – afferma a Palermo Live Emanuela Lo Nardo, consigliera della Seconda Circoscrizione – . C’è chi entra con l’auto per atti illeciti, c’è chi abbandona rifiuti o carcasse di auto. Insieme a Pasquale Tusa abbiamo inviato una nota al sindaco, al Prefetto e alla Polizia Municipale per cercare di prendere una posizione e trovare una soluzione al problema”.

“Una situazione incresciosa che deve essere risolta al più presto per restituire il parco alla cittadinanza in tutta la sua bellezza – dice a Palermo Live Pasquale Tusa, consigliere della Seconda Circoscrizione -. C’è un finanziamento di 11 milioni di euro per riqualificare undici ettari di parco, ma fino a quando non vediamo la ruspa non possiamo essere certi dell’inizio dei lavori”.

Parco Libero Grassi, l’ultimatum nel giorno della commemorazione

Le condizioni disastrose in cui versa il parco avevano addirittura portato la figlia della vittima di mafia, Alice Grassi, a lanciare un ultimatum nel corso dell’ultima commemorazione del padre. La data limite indicata è quella del 31 dicembre: se l’area non sarà bonificata e non saranno sbloccati gli 11 milioni dedicati ad essa, Alice Grassi ha annunciato che chiederà che sia tolto il nome del padre al parco.

Degrado parco Libero Grassi, pronta ad intervenire la figlia di Grassi – VIDEO

Video e montaggio di Mirko Valenti