Carcasse di bovini smaltite nel fiume: sequestrata azienda palermitana

In un’azienda di Ficarazzi le carcasse di bovini e ovini e i rifiuti venivano smaltite nel vicino fiume Eleuterio

fiume

Nei giorni scorsi la Guardia Costiera di Palermo ha eseguito 11 perquisizioni tra macelli e stabilimenti dediti alla ricezione e smaltimento di sottoprodotti di origine animale. L’indagine è partita dalla scoperta di un’attività illecita sulla lavorazione di pelli di animali svolta all’interno di un casolare a Ficarazzi, in provincia di Palermo. I lavoratori dell’azienda accumulavano rifiuti e carcasse di bovini e ovini e li smaltivano nel vicino fiume Eleuterio.

Il tutto avveniva senza il rispetto delle norme igieniche e di sicurezza ambientale nonché la mancata attuazione dei protocolli approvati di autocontrollo veterinario; all’illecita attività collaboravano numerosi centri del Sud Italia, i quali fornivano la materia prima attraverso la falsificazione dei documenti necessari per il trasporto.

Sequestrata l’azienda insieme a cinque mezzi utilizzati per la gestione illecita di sottoprodotti di origine animale e rifiuti. Sarà erogata ai titolari anche una sanzione amministrativa che va da 48.000 a 496.000 euro per la violazione delle norme per la corretta gestione di rifiuti.

Inoltre, con la collaborazione dell’Arpa Sicilia e del Dipartimento di prevenzione veterinaria dell’Asp di Trapani si sono accertati eventuali inquinamenti del fiume Eleuterio e dei terreni vicini; e grazie a questi accertamenti si è constata la presenza di una voragine proprio in una porzione del terreno prospicente ; il crepaccio veniva utilizzato per l’occultamento illecito di scarti di lavorazione. Le perquisizioni hanno riguardato anche le province di Trapani, Caltanissetta, Reggio Calabria e Napoli.