“Cari gay non siete normali”, bufera sul generale Vannacci: esercito prende le distanze
“Cari gay, non siete normali. Fatevene una ragione”. Questa è soltanto una delle frasi del libro “Il mondo al contrario” del generale Roberto Vannacci.
Già a capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto geografico militare di Firenze, il generale, che si definisce erede di Giulio Cesare, scrive che in Italia viviamo in una dittatura delle minoranze: tra cui gay, clandestini e animalisti.
Cosa ha scritto il generale nel suo libro
Vannacci nel suo libro ne ha per tutti. Secondo il generale, ci sarebbe in corso “Un lavaggio del cervello di chi vorrebbe favorire l’eliminazione di ogni differenza compresa quella tra etnie, per non chiamarle razze”.
“Quando gli occupanti abusivi delle abitazioni prevalgono sui loro legittimi proprietari; quando si spende più per un immigrato irregolare che per una pensione minima di un connazionale; quando l’estrema difesa contro il delinquente che ti entra in casa viene messa sotto processo; quando le città si trasformano in luoghi per single benestanti e alternativi mentre lavoratori, operai e Famiglie sono costretti ad abbandonarle; quando definirsi padre o madre diventa discriminatorio, scomodo ed esclusivo perché urta con chi padre o madre non è. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri!”.
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L’Esercito prende le distanze
L’Esercito prende le distanze da quanto scritto dal generale. “La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall’Ufficiale – si legge in una nota -. Si precisa che l’Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l’Esercito si riserva l’adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine“.
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