A Carini il nuovo Polo mediterraneo per la ricerca biomedica

Sorgerà a Carini, in provincia di Palermo, il primo Polo mediterraneo per la ricerca biomedica. Il progetto è stato presentato oggi a Roma, alla presenza del presidente Mattarella

Polo di ricerca Carini - cantiere

DCIM100MEDIADJI_0473.JPG

Prende forma il nuovo Polo mediterraneo per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica che sorgerà a Carini, in provincia di Palermo. Il centro punterà su 4 “pilastri”: investimenti in ricerca scientifica per l’occupazione e lo sviluppo economico del Mezzogiorno, integrazione tra ricerca e cura per il miglioramento delle condizioni di vita e di salute della popolazione, accordi Italia-USA per la ricerca scientifica e asset strategici legati a modelli innovativi di partenariato pubblico-privato. Il progetto è stato presentato oggi a Roma, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.

Il polo di ricerca a Carini

I vertici della Fondazione Ri.MED e dei partner fondatori hanno presentato oggi pomeriggio, nella Sala capitolare di Palazzo Minerva, gli obiettivi di quello che sarà uno dei più innovativi poli di ricerca traslazionale d’Europa. La ricerca traslazionale ha come obiettivo il trasferimento dei risultati ottenuti dalla ricerca di base in applicazioni cliniche.

“Il cantiere di Carini suggerisce ormai chiaramente l’assetto del campus di ricerca, a cui si affiancherà il nuovo ospedale ISMETT – commenta Paolo Aquilanti, Presidente della Fondazione Ri.MED -. Avvicina l’obiettivo di realizzare in Sicilia uno dei più significativi investimenti pubblici nel Mezzogiorno d’Italia. Un’officina di prodotti nuovi e di metodi inesplorati per curare le malattie e al contempo fonte di lavoro e meta d’investimenti. Il concorso tra istituzioni pubbliche italiane – Governo, Regione Siciliana, il Cnr – e partner esteri del livello di University of Pittsburgh e UPMC, ha dimostrato la capacità di tradurre in pratica una scommessa ambiziosa”.

Accanto al centro Ri.MED sorgerà il nuovo ospedale ISMETT. Si propone così una formidabile integrazione di ricerca e cura per accelerare il trasferimento al paziente delle innovazioni scientifiche e assicurare la gestione in piena sicurezza dei pazienti anche a fronte di pandemie.

il progetto del polo di ricerca a carini

Il progetto

Il progetto si ispira al modello tipologico del cosiddetto “villaggio-strada” e prevede un’organizzazione dello spazio estremamente flessibile. 52.464 mq di superficie totale, di cui 17.070 mq di laboratori, ampi spazi comuni, sale riunioni, uffici, un auditorium, la foresteria e il collegamento diretto con l’ospedale.

I laboratori e le piattaforme tecnologiche all’avanguardia del centro Ri.MED saranno dedicati alla ricerca e allo sviluppo di vaccini e farmaci innovativi, terapie cellulari ed ingegnerizzazione di organi e tessuti, per diagnosticare precocemente e curare in modo mirato le insufficienze terminali d’organo, i tumori, le malattie infettive e le patologie connesse all’invecchiamento, con particolare attenzione alle malattie neurologiche. L’integrazione con UPMC e University of Pittsburgh, leader nella ricerca clinica e scientifica, favorirà un circolo virtuoso di trasferimento di know-how.

Una volta a regime, il centro impiegherà circa 600 risorse – tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo – dedicate allo studio e allo sviluppo di innovative soluzioni diagnostiche e terapeutiche. Il valore complessivo dell’investimento è di 196.350.000 Euro.