Caro benzina, Codacons presenta esposto a Procure italiane: “Rischio speculazione”

Tanasi, segretario nazionale Codacons: “Il rischio è che i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”

carburanti

Il caro benzina è ormai una realtà di fatto che preoccupa tutta l’Italia. Un’escalation in salita che pare non fermarsi: se le cose continueranno così, avverte FIGISC Confcommercio, il costo della benzina potrebbe arrivare persino a 3 euro al litro.

Sulla questione interviene ora anche il Codacons, che chiede si faccia luce su questa preoccupante corsa ai rincari. L’associazione dei consumatori ha, infatti, presentato un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, di cui nove in Sicilia, e all’Autorità garante della concorrenza. La richiesta è quella di indagare su eventuali speculazioni.

Caro benzina, la nota del Codacons

“In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021; mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%.  In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro. Come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro). Aumenti la cui entità non appare giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina; senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori”. Così si legge in una nota.

“Il rischio è che i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese”. Così ipotizza Francesco Tanasi, segretario nazionale Codacons. “Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e alle 9 Procure di tutta Sicilia, chiedendo di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di aggiotaggio e manovre speculative su merci”.

CONTINUA A LEGGERE