Caro bollette, in Sicilia 500mila famiglie a rischio povertà energetica

A lanciare l’allarme è la CIDEC, associazione di categoria che riunisce imprenditori e commercianti

“La manifestazione di protesta contro il caro bollette tenutasi a Palermo ha acceso i riflettori sulla necessità di procedere alla detassazione a favore di cittadini e imprese: un provvedimento condiviso da lavoratori e organizzazioni datoriali, indispensabile per arginare il fenomeno della povertà energetica che sta investendo l’isola”: lo ha affermato il presidente regionale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Sicilia Salvatore Bivona, in occasione dell’iniziativa che ha visto, a conclusione, l’incontro con il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani.
L’associazione di categoria ha partecipato al corteo insieme ad altre organizzazioni datoriali e ai sindacati dei lavoratori.
Per la CIDEC, nello specifico, ha preso parte una delegazione composta da esponenti delle province di Palermo, Enna, Trapani e Agrigento.

Il presidente regionale della CIDEC Sicilia Salvatore Bivona

“La Sicilia – spiega Salvatore Bivona – è, insieme alla Campania, la regione dove il fenomeno della povertà energetica registra la frequenza più elevata d’Italia: cinquecentomila nuclei familiari rischiano di non potere più utilizzare quotidianamente gas e luce”.
Proprio nelle scorse settimane, l’associazione di categoria era intervenuta nel dibattito sul caro bollette lanciando un preciso allarme, a seguito della chiusura, a Palermo, di circa venti attività nel settore della panificazione e della produzione di dolciumi.
“La situazione, di certo, è rimasta inalterata nella sua drammaticità – sottolinea il presidente – se non addirittura peggiorata, poiché molti imprenditori ed esercenti, indecisi fino a qualche mese fa, hanno chiuso definitivamente i battenti”.
“Tuttavia – afferma Salvatore Bivona – ci sono buone ragioni per ritenere che la Regione Siciliana possa concretamente mettere in atto provvedimenti urgenti finalizzati alla detassazione per le attività produttive, soprattutto quelle piccole, che necessitano di particolare sostegno”.

APPREZZAMENTO PER L’IMPEGNO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 

“Le parole del presidente Renato Schifani – precisa – sono state molto chiare: i rincari delle utenze non sono un problema specifico della Sicilia e, pertanto, l’amministrazione può solo attivarsi per  attenuare gli effetti dell’inflazione e dei costi energetici: toccherà all’esecutivo regionale di prossima formazione accogliere le istanze di cittadini e imprenditori e varare provvedimenti”.
“Ma saranno soprattutto le politiche del governo nazionale – puntualizza ancora – a giocare un ruolo decisivo, per l’Italia e soprattutto per le regioni, come la Sicilia, maggiormente esposte al rischio di povertà energetica”.
“Un rischio – osserva Salvatore Bivona – che potrà essere scongiurato anche attraverso il raggiungimento, seppure parziale, dell’autosufficienza energetica”.
“Il presidente Renato Schifani – conclude – ha annunciato la volontà di attuare, nell’isola, un piano di estrazioni del gas che potrebbe tradursi nel soddisfacimento del fabbisogno energetico pari a circa il trenta per cento”.