Caro energia, tappezzate di manifesti le sedi Enel in Sicilia: “Ladri!”

L’iniziativa di Antudo nella giornata della mobilitazione regionale contro i rincari

Enel

Oggi 7 novembre in tante città siciliane le sedi di Enel, principale rivenditore di energia elettrica, sono state tappezzate di manifesti di protesta contro i rincari, con slogan che richiedono la moratoria sulle bollette e l’immediata interruzione dei distacchi, puntando il dito contro i maxi-profitti e le speculazioni delle multinazionali dell’energia.

“Ladri, non metteremo il cappio al collo per le vostre speculazioni. Indipendenza energetica”. Così si legge sui manifesti affissi a Palermo, Trapani, Siracusa, Catania, Messina, Torregrotta, Milazzo, Lentini, Carlentini, Augusta, Bagheria, Mazara del Vallo, Alcamo, Carini, Partinico, Balestrate, Termini Imerese, Cefalù, Villabate, Altavilla, Altofonte, Casteldaccia, Ficarazzi e San Giuseppe Jato.

caro bollette
Il manifesto affisso da Antudo

 

Manifesti alle sedi Enel, la protesta di Antudo

L’iniziativa, promossa dall’organizzazione regionale Antudo, ha l’obiettivo di chiarire l’inutilità di ogni soluzione tampone come bonus, ristori o rateizzazione delle bollette. Secondo Antudo, infatti, l’unica strada percorribile in questa crisi è quella di rompere la dipendenza energetica dalle multinazionali del profitto, costruendo indipendenza energetica su base territoriale e alimentando l’autoproduzione.

“Quotazioni, prezzi, valori di mercato – si legge in una nota -. L’approvvigionamento energetico dei territori, al tempo di conflitti internazionali, diventa merce di scambio che genera profitti e speculazione a monte, inflazione e indebitamento, a valle. A fare da contraltare ai primi provvedimenti emanati dal governo Meloni, le mobilitazioni contro il caro energia”.

Enel Enel  

“In Sicilia, territorio strategico per lo Stato italiano, sia all’interno dello scacchiere militare internazionale, sia come snodo di estrazione di risorse e nuova frontiera della transizione energetica, queste contraddizioni esplodono in protesta di piazza e puntano immediatamente il dito sulle grandi società multinazionali. Una speculazione che sfrutta i meccanismi di regolazione del prezzo dell’energia, una vera e propria truffa a regola di mercato libero e che produce rincari del 300% in bolletta, che vanno a gonfiare i fatturati di Enel, Eni, Sorgenia &co”.

Secondo Antudo bisogna da subito mettere in campo alcune misure. “Moratoria sugli arretrati, interruzione immediata dei distacchi delle forniture, ricalcolo delle bollette in base ai prezzi di stipula contrattuale e restituzione del disavanzo da parte dei rivenditori di energia elettrica. Abbattimento delle accise e dell’iva sui carburanti e sui beni di prima necessità. La battaglia sul carovita e sul modello energetico è la battaglia che ci troveremo a giocare da qui in avanti, in gioco ci sono i territori, i loro abitanti e il futuro del nostro pianeta”.

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