“Se neanche nella piazza innanzi al Teatro Massimo si riesce a fare rispettare le regole sul mantenimento delle carrozze per i turisti, mi chiedo cosa succederà a breve quanto le temperature sfonderanno i limiti imposti dal Comune per il fermo dei cavalli”. Lo ha detto Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali e commissario del Dipartimento tutela animali e lotta alle zoomafie di Sud chiama Nord, dopo che alcuni turisti hanno segnalato stamani alcune carrozze con i cavalli in piazza Verdi.
“Mi sono facilmente accorto – ha spiegato Rizzi – come ben due delle tre carrozze presenti sembrano prive dell’obbligatoria targhetta con la quale devono essere registrate dal Comune. Senza di queste, ad esempio, non si ha alcun controllo sulle stalle, ammesso che vengano fatti. Figuriamoci tutto il resto. In mancanza dello strumento identificativo, sono abusive”. Pochi giorni addietro un cavallo imbizzarrito si era lanciato alla corsa causando danni lungo corso Vittorio Emanuele. Già nel passato si sono verificati altri gravi incidenti. “È chiaro – ha aggiunto Rizzi – come in presenza di carrozze abusive, che sfuggono pertanto ad ogni controllo, non si può garantire alcuna prevenzione. Cos’altro occorre, forse un ferito grave per intervenire? Il Prefetto di Palermo non può più tergiversare: basta carrozze e basta irregolarità”. Appena due giorni addietro alcuni turisti avevano segnalato a Rizzi alcuni cavalli legati ai pali della luce, in curva e pure sulle strisce pedonali di via Mariano Stabile.
L’attivista, per le sue battaglie in favore dei cavalli di Palermo è stato pure inseguito da alcuni vetturini decisamente male intenzionati nei suoi confronti. Dai canali social di Rizzi, che contano centinaia di migliaia di follower, giungono sovente segnalazioni proprio sulle carrozze di Palermo. Persone indignate per le condizioni dei poveri animali. “Mi sembra che qualcuno voglia far rimanere Palermo prigioniera di chissà quale esigenza che sfugge ad ogni logica, visto che quello dello sfruttamento dei cavalli è un settore ormai marginale rispetto all’economia della città e in buona parte in mano agli abusivi. Tanto – ha concluso Rizzi – a pagare sono gli animali”.