Casa Circondariale di Termini Imerese, colombe e uova per i detenuti

L’iniziativa solidale è stata promossa e organizzata dal Lions Club Termini Himera Cerere

Il Lions Club Termini Himera Cerere dona ai detenuti uova e colombe pasquali

Sono giorni difficili per tutti, a causa dell’emergenza sanitaria e dei disagi economici che affliggono tante categorie professionali e produttive.
Eppure la solidarietà non si ferma, e si manifesta attraverso i piccoli gesti per i più deboli e per chi soffre.
E per chi non può condividere le festività pasquali con i propri cari.
Ne sanno qualcosa i soci del Lions Club Termini Himera Cerere che, in occasione della Santa Pasqua, hanno voluto – con la semplicità e lo spirito di servizio che li contraddistingue – donare uova e colombe pasquali ai detenuti della Casa Circondariale di Termini Imerese, in provincia di Palermo.

I soci del Lions Club Termini Himera Cerere hanno donato uova e colombe pasquali ai detenuti della Casa Circondariale di Termini Imerese
Alcune socie del Lions Club Termini Himera Cerere

IN PRIMA LINEA PER I BISOGNOSI E PER DARE VOCE A CHI SOFFRE

La consegna delle uova e delle colombe pasquali ai detenuti non è certo un momento di solidarietà isolato o sporadico per il Lions Club Termini Himera Cerere.

Colombe e uova per i detenuti

Soltanto nel mese di marzo, i soci hanno donato ben cento pasti alla Missione “Speranza e Carità” di Biagio Conte.
E, nello stesso mese, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, il Club ha cercato di dare voce alle vittime di violenza.
Lo scorso 8 marzo, è stata inaugurata una panchina rossa presso gli spazi di Villa Palmeri, a Termini Imerese.
Un modo per rendere omaggio alle donne che non ci sono più e che hanno lasciato un posto vuoto, per rivendicare diritti e rispetto per tutte.

LA CASA CIRCONDARIALE “ANTONINO BURRAFATO”

Il carcere di Termini Imerese – fino al 2018 denominato “Cavallacci” – è stato intitolato ad Antonino Burrafato, già medaglia doro al merito civile alla memoria e “vittima del dovere”.
La mafia uccise il vicebrigadiere degli Agenti di Custodia il 29 giugno 1982.
La struttura, costruita nel 1914, sorge al civico 28 di via Zara.