A distanza di una settimana nella casa di riposo “Bell’Aurora” di via Emerico Amari aleggia la serenità. Dopo l’arresto della titolare e delle cinque dipendenti, la struttura è stata affidata ad un amministratore giudiziario, l’avvocato Marco Zummo. Ha riorganizzata la gestione, continuato così l’attività senza allontanare gli undici anziani ospiti.
Ma ovviamente c’è stata una radicale trasformazione. Ecco come la spiega l’avvocato Zummo: «Adesso ci sono cinque operatori specializzati, un inserviente, un assistente sociale, un animatore. Ma anche un medico ed un infermiere convenzionati. Personale specializzato e dotato di tutte le competenze per lavorare qui ed assicurare il benessere agli anziani. Professionalità che prima non erano neppure previste nella casa di riposo. Inoltre abbiamo anche provveduto ad acquistare piatti, posate e stoviglie perché quelle che c’erano prima erano davvero vetuste».
Il risultato è che adesso gli anziani sono sorpresi, sereni e felici. Dopo che per mesi hanno subìto umiliazioni, oltre che strattonati, presi a calci e ricoperti di insulti, adesso fanno attività di gruppo, colorano, disegnano e fanno collage. Insomma stanno ritrovando le loro facoltà e la loro dignità. «Si legge nei loro occhi la felicità di essere stati liberati da qualcosa ─ dice l’amministratore giudiziario ─. Hanno subito trattamenti di una crudeltà aberrante, ma adesso qui è cambiato tutto». Sembra rinata persino l’anziana che, come era emerso dalle intercettazioni, ripeteva continuamente «voglio morire ammazzata» ed aveva pure provato realmente a buttarsi da un balcone il 10 aprile. «Anche lei partecipa alle attività – assicura l’avvocato Zummo – e come gli altri anziani sta lentamente recuperando le sue facoltà. Noi stiamo facendo di tutto per farli stare bene. Ce la stiamo mettendo tutta, e speriamo di poter aprire presto la casa di riposo ad altri ospiti».