“Escludo che Anna Corona e Giuseppe Della Chiave siano indagati. Loro non hanno ricevuto nulla, da ciò che ho potuto comprendere dai colleghi difensori.” Lo ha dichiarato al programma di Rai 1 “Storie Italiane” l’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bambina scomparsa nel 2004 da Mazara Del Vallo. Non ci sarebbero dunque, in questo momento, indagini a carico dell’ex moglie di Pietro Pulizzi e del nipote del testimone sordomuto Battista Della Chiave.
“Che siano state aperte le indagini lo abbiamo capito dalla perquisizione a quel garage – afferma l’avvocato – ma non ciò non implica quelle due persone siano indagate. Sono due soggetti che sono stati già indagati e archiviati, e per essere rimessi in campo con un’indagine a loro carico ci dovrebbero essere cose veramente importanti in questo momento, ma non mi risulta che ci siano.
Le fughe di notizie danneggiano l’inchiesta. – Sottolinea il legale – Se c’è un indagine in corso il lavoro dei giornalisti deve proseguire con quelli che sono gli elementi che già si conoscevano. Non bisogna invece andare a fare un lavoro di distruzione dell’indagine in corso. Tirare fuori le notizie riservate dalla Procura è un danno.”
Frazzitta si dimostra poi molto cauto sulla vicenda della firma “falsificata” sull’orario di uscita dal luogo di lavoro di Anna Corona l’1 settembre 2004. Sarebbe stata Fracesca Adamo, collega ai tempi dell’ex moglie di Pietro Pulizzi, a firmare al posto suo. “Noi ai tempi avevamo individuato la discrasia nell’orario di uscita, tuttavia oggi c’è questo elemento di novità che viene fuori da questa intervista. Apparentemente la firma sembrerebbe quella della signora Corona, stiamo approfondendo. In dibattimento non si è mai parlato della della signora Adamo, e non intendiamo convocarla. Approfondiremo tramite una consulenza grafologica se la notizia è vera o se si tratta di un ricordo sbagliato“.
Secondo un’indiscrezione del giornale Live Sicilia a firma Riccardo Lo Verso, l’autore della lettera anonima si sarebbe presentato al cospetto dell’avvocato Frazzitta negli scorsi giorni. “Posso dire che io attendo l’anonimo. – Precisa l’avvocato a “Storie Italiane” – In ogni caso se non lo attendessi è chiaro che non lo direi comunque. Io in questo momento attendo, mi mantengo sempre su questa linea. Andare a dire che è venuto sarebbe gravissimo. Riccardo Lo Verso è un giornalista eccellente di Palermo e un mio caro amico, ma invito tutti alla cautela. Capisco che il dovere del giornalista è avere una notizia e dirla, e il dovere dell’avvocato è mantenere la riservatezza e la segretezza. Non sempre tutto deve essere detto, stiamo equilibrati.“
C’è ancora molta gente che deve parlare e noi sappiamo di chi si tratta. Venite in studio, parlate, andate in Procura. – L’appello di Frazzitta – Dopo 17 anni non c’è più motivo di mantenere nascoste le cose. Aiutateci.”
In merito alla proposta di legge per una commissione d’inchiesta sul caso Denise, l’avvocato di Piera Maggio commenta così: “È chiaro che dopo avere ascoltato due uomini di un’istituzione giudiziaria qual è la Magistratura parlare di quello che è successo, nell’equilibrio e nel rispetto dei ruoli istituzionali la politica è dovuta intervenire. Speriamo che si approfondisca nella commissione voluta dagli onorevoli Morani e Miceli quanto è accaduto. Ci sono veramente cose che dal punto di vista disciplinare non sono state considerate in quel periodo.”
La stessa Piera Maggio aveva appreso con grande soddisfazione la notizia: “Ora posso dire che lo Stato finalmente c’è e si sta occupando di questa vicenda in modo concreto e preciso. Spero che questa commissione d’inchiesta venga accolta da tutti i gruppi parlamentari, non c’è dietro una bandiera politica. Denise è la bambina di tutti gli italiani e le è stata tolta l’identità“. La Commissione parlamentare d’inchiesta, promossa dal Partito Democratico a firma Alessia Morani e Carmelo Miceli, si propone di aiutare a far luce sulla misteriosa scomparsa della bambina a Mazara del Vallo avvenuta diciassette anni fa.
“Ringrazio l’onorevole Morani per avere colto questo mio grido di madre sofferente e l’onorevole Miceli per aver dato voce a quello che in diciassette anni è stato il mio calvario .– Ha aggiunto la madre di Denise – Non sappiamo dove la mia piccola sia stata portata, da diciassette anni lottiamo ancora per lei cercando di trovarla e facendo sì che si faccia luce sulla vicenda. Denise non è scomparsa da sola, non l’hanno portata via gli alieni. L’ha presa una mano vigliacca e portata via dal nostro affetto. Si sono avvicendati 11 magistrati diversi, ognuno prendeva i suoi fascicoli e li chiudeva lì. Quello nuovo arrivava e non conosceva i fatti. Vogliamo la verità“.