Dopo la notte in cui si sarebbe consumato lo stupro, la mattina del 19 maggio, la ragazza che accusa Leonardo Apache La Russa ha chattato con l’amica che era con lei all’Apophis di Milano la notte precedente. La chat documenta che la ragazza non ricordava proprio nulla e che ha preso coscienza dei rapporti sessuali con il figlio del presidente del Senato solo quando glieli ha rivelati lui. Ne parla oggi il Corriere della Sera.
“Mi sto prendendo male, ma davvero, troppo. Cosa è successo? Amo mi sono svegliata qui da lui e non ricordo nulla. Aiuto…”, scrive la ragazza all’amica. L’altra le chiede se è a casa del figlio di La Russa. E ancora: “Amo penso che lui ti abbia drogata, ma tu non mi ascoltavi ieri”. Poi aggiunge: “Ieri sera sei corsa via e non ti ho più trovata”. Lei le risponde che non ricorda nulla. L’altra replica che stava benissimo “fino a quando lui ti ha offerto il drink, tu eri stata normale, eri stranormale. Avevamo fatto delle strisce (di cocaina, ndr) anche lì all’Apophis”. La giovane sarebbe diventata strana “dopo il drink. Lo continuavi a baciare. Io ti ho chiesto se lui ti piacesse o meno, e tu mi fai “Si lo amo”. Poi hai urlato “Facciamo una botta”, io ti ho spiegato che l’abbiamo finita assieme”.
L’amica dice anche di aver provato a portarla via: “Ti ho detto che volevo andare a casa e ti ho chiesto di accompagnarmi fuori. Alle tre ho chiamato un taxi, ti ho anche chiesto se volessi tornare con me, ma dicevi di voler stare con lui”.
“Amo, mi ha drogata, per forza”, risponde l’altra, che poi le racconta quello che è successo a casa La Russa. “L’abbiamo fatto, da come dice lui. Ma io non mi ricordo nulla”, scrive. E poi: “Denuncio… come?”. L’altra: “Ti ha per forza drogata, non può essere c (cocaina, ndr). Non ti fa quell’effetto. Non era mai successo tutte le altre serate”. E infine: “Amo, mi ha drogata, per forza. Mi dovevi portare via”. “Te l’ho detto più di una volta ma non ragionavi proprio, non so come spiegarlo, non eri tu”.