L‘ex ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio sul caso Open Arms. Ad annunciare il verdetto del gup Lorenzo Janelli è lo stesso leader leghista, attraverso i suoi canali social.
“Rinviato a giudizio – scrive Salvini -. La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia. Sempre”.
Le accuse nei confronti del leader del Carroccio sono di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Un procedimento iniziato lo scorso 9 gennaio e che oggi ha visto la conclusione, con l’arringa dell’avvocato Giulia Bongiorno.
Una memoria difensiva di oltre 110 pagine, che non è bastata a pareggiare le accuse dei PM mosse nella seduta del 20 marzo.
Un epilogo diverso rispetto al caso Gregoretti per il leader leghista, che ha atteso il verdetto sul lungomare del capoluogo siciliano, nel quale si era fatto immortalare già stamani, insieme al suo avvocato Giulia Bongiorno. Prossimo appuntamento in aula il prossimo 15 settembre.
Intanto, lo stesso Matteo Salvini ha annunciato la volontà di querelare l’esponente del PD Francesco Boccia per le sue parole, rivolte proprio al leader della Lega, in merito all’emergenza covid-19.