Da settembre morire costerà 400 euro in più: si deve mettere una cassa di zinco esterna

Con una sua ordinanza il sindaco di Palermo ha stabilito che nelle casse dei defunti non ci sarà più il rivestimento in zinco interno, ma uno esterno, da rimuovere prima della tumulazione. Questo comporta un onere ed un disagio estetico

Da tanti mesi, ma è meglio forse dire da tanti anni, al cimitero dei Rotoli c’è una situazione di emergenza. Centinaia di bare giacciono “a deposito”, accatastate dovunque, aspettando la sepoltura. Una situazione vergognosa, che non si cura  del culto della Pietà nei confronti dei morti. Ma quasi ignorando anche il dolore dei parenti, che già soffrono per aver perso la madre, il padre o un fratello e piangono ancora per il distacco. E sono costretti a vedere le bare dei propri cari ammassate in un polveroso magazzino.

COLPEVOLE LO ZINCO

Adesso si scopre che il colpevole è il rivestimento di zinco che, contrariamente alle vecchie consuetudini, da qualche tempo riveste l’interno delle bare, con lo scopo di trattenere i liquidi che emette la salma quando comincia a decomporsi. Questo involucro interno  di zinco a quanto pare allunga i tempi di mineralizzazione della salma, indispensabile poi per la estumulazione, che permette di trasferire i resti in un ossario,  e quindi fare posto ad un altro defunto. Sarebbe quindi il dilatarsi dei tempi di mineralizzazione che sta provocando il caos dei Rotoli, O, quantomeno, la pensano così in Comune. Infatti vogliono  evitare che si creino nel  futuro  situazioni come quella attuale, ed hanno pensato che la soluzione è  seppellire le bare senza rivestimento di zinco. 

L’ORDINANZA DI ORLANDO

Ed ecco allora una ordinanza del sindaco Leoluca Orlando, che entrerà in vigore il 1° settembre e sarà valida fino al 31 dicembre 2020. In essa è previsto che il rivestimento interno di zinco sarà sostituito da uno esterno dello stesso materiale,  che potrà essere rimosso facilmente prima della sepoltura. Questo provvedimento dovrebbe accorciare i tempi della mineralizzazione delle salme, e quindi poterne raccogliere i resti nel giro di qualche anno, per trasferirli nella celletta ossaria.

DISAGI ECONOMICI MA ANCHE ESTETICI

Alcuni rappresentanti delle onoranze funebri evidenziano però due conseguenze. La prima è di carattere economico, in quanto le famiglie per questa cassa esterna in zinco dovranno aggiungere 300-400 euro alla spesa non indifferente che già devono affrontare per un funerale. Inoltre in chiesa, durante il funerale, i familiari e gli amici vedranno davanti all’altare un cassone di zinco invece che una elegante bara in legno. Non sarà certamente uno spettacolo gradevole, e certamente contribuirà a rendere più triste e doloroso il distacco.