Home Economia e lavoro Cassa integrazione: la Regione completa le pratiche ma i dubbi rimangono

Cassa integrazione: la Regione completa le pratiche ma i dubbi rimangono


Redazione PL

Per farlo ci sono voluti due mesi, nei quali è accresciuto in maniera esponenziale il malcontento dei lavoratori fermi a causa del virus. Adesso si spera che ci siano le disponibilità economiche

31.791 pratiche all’Inps trasmesse dalla Regione Sicilia per il pagamento delle spettanze direttamente ai lavoratori. La parte restante – a seguito di difformità nella presentazione delle domande, rispetto alle specifiche richieste dell’Istituto di previdenza – necessita invece di un supplemento istruttorio, che la Regione ha già avviato da qualche giorno e finalizzato, ove possibile, al recupero del maggiore numero di istanze. Questa in sintesi la situazione ad oggi della cassa integrazione tanto attesa dai lavoratori siciliani.

Gli uffici regionali del dipartimento Lavoro hanno completato l’istruttoria delle 43.880 istanze presentate dalle aziende siciliane per ottenere la Cassa integrazione in deroga. Un’accelerazione dovuta principalmente alle violente polemiche registrate nelle ultime settimane, con le aziende sempre più in difficoltà e dunque bisognose di potere fare affidamento sulla cassa integrazione per non rischiare il collasso. 

Adesso però, è tempo di cpire se le suddette risorse basteranno per tutti. Un dettaglio che si conoscerà nelle prossime ore o comunque in settimana, ma già l’ultimo report di appena 4 giorni fa parlava di di risorse in esaurimento.

Snocciolando numeri, la sera del 22 maggio i decreti di cassa integrazione in deroga che la Regione Siciliana aveva trasmesso all’Inps per garantire un reddito per marzo e aprile ai lavoratori bloccati dall’emergenza covid19 erano 27mila e 66. Ma è da precisare che le pratiche in attesa erano 17 mila, senza contare le tantissime persone che non hanno mai visto un euro. Non solo, le stesse addirittura non avevano idea di quando la loro pratica sarebbe stata lavorata dagli uffici preposti. 

Da quì l’inevitabile “pentola a pressione” sociale, con tantissimi lavoratori pronti a dimostrare via web, ma anche per strade e piazze il loro malconento. 

Nel complesso l’Inps siciliana aveva autorizzato, a quella data 11.758 ore di cassa integrazione per 56.364 lavoratori.  L’importo complessivo era di 95 milioni e 240 mila euro. Ma sie si era già a ridosso dell’esaurimento delle risorse messe in campo dalla Regione. Adesso bisognerà fare i conti e verificare se i soldi bastano davvero.

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