Cassazione, se il cane abbaia di notte vanno risarciti i vicini: “Danno allo salute”

Il proprietario dell’animale è costretto a risarcire i vicini perché “Il mancato riposo notturno può provocare danni alla salute”.

Dopo la sentenza della Corte d’appello di Caltanissetta, arriva quella definitiva della Cassazione: se il cane abbaia di notte, il proprietario dell’animale è costretto a risarcire i vicini

Il motivo? “Il mancato riposo notturno può provocare danni alla salute”.

Il caso

Come riporta Il Messaggero, nel caso in particolare, uno dei vicini ha fatto causa al suo dirimpettaio perché il cane di quest’ultimo non gli permetteva di riposare in santa pace, abbaiando durante la notte. Nella denuncia si parla di “cupi ululati, nonché continui e fastidiosi guaiti, specie nelle ore notturne e di riposo”. L’uomo ha inoltre sostenuto di aver perso il lavoro per le troppe assenze per malattia, causata dallo stress per il mancato riposo. 

Soglia di tollerabilità

Uno dei criteri principali per stabilire il risarcimento è che “il fastidio” provocato dal cane “superi la normale tollerabilità”. In questo caso, oltre al risarcimento – quantificato dal giudice – il proprietario dell’animale dovrà anche sostenere le spese di giudizio