Castelbuono incontra Massimo Maugeri, candidato al Premio Strega 2022

L’appuntamento letterario con lo scrittore si terrà il prossimo 12 maggio, nei locali del Museo naturalistico

Massimo Maugeri è l’autore de “Il sangue della Montagna“, romanzo candidato al Premio Strega per l’edizione del 2022.
Lo scrittore, giornalista, blogger e conduttore radiofonico catanese presenterà l’opera a Castelbuono, in provincia di Palermo, giovedì 12 maggio alle 17:30, nella Sala “Michele Morici” del Museo naturalistico “Francesco Minà Palumbo”.
Una bella occasione per incontrare il fondatore e direttore di Letteraritudine, uno dei blog dedicati ai libri e alla lettura più autorevoli e apprezzati del panorama nazionale.

L’ EVENTO 

L’appuntamento letterario è organizzato e promosso dalla Biblioteca del Comune “Antonio Castelli”.
Un luogo che, congiuntamente al Museo naturalistico “Francesco Minà Palumbo”, rappresenta il principale polo culturale di riferimento per la comunità.
L’evento prenderà il via alle 17:30, con i saluti istituzionali del sindaco di Castelbuono Mario Cicero.
A introdurre l’iniziativa, sarà la professoressa Rosanna Cancila, componente del Consiglio di Biblioteca.
A dialogare con l’autore, Cinzia Pitingaro e Maria Genchi.

IL RACCONTO

Edito da La nave di Teseo, il romanzo di Massimo Maugeri annovera quale protagonista assoluto l’Etna.
Per i catanesi e gli abitanti del luogo, non è “soltanto” un vulcano.
Bensì, “a muntagna” per eccellenza: un luogo, declinato non a caso al femminile, la “Madre”, dell’economia umana e delle vicissitudini esistenziali dei personaggi che vi ruotano attorno.
Al centro del racconto, i tormenti, i desideri e le pulsioni di due ultraquarantenni, l’imprenditore Marco Cersi e la docente Paola Veltrami, vedova.
Le loro vite si incrociano per via della sparizione di don Vito Terrazza, vecchio intagliatore di pietra lavica, amante della poesia.
La potenza del vulcano – con il suo sangue, ovvero la lava rossa che fuoriesce – domina le vite dei due personaggi.
Entrambi sono alle prese con i retaggi del passato, la complessità delle dinamiche familiari e i conflitti interiori irrisolti.
Il lettore compie un viaggio temporale che lo riporta al 1886 e lo riconduce, infine, alla contemporaneità.
L’opera indaga il rapporto tra l’uomo e la natura attraverso il fenomeno delle eruzioni vulcaniche, fornendo importanti elementi di riflessione sulla crisi economico-finanziaria.
E suggerisce la possibilità di sviluppare la visione di un nuovo sistema, in grado di prendere le distanze dai tecnicismi rigorosi della finanza, dando vita a nuove forme di economia più vicine ai desideri dell’uomo.