Castelbuono, l’ordinanza contro la somministrazione di cibo agli animali fa discutere: “Inconcepibile”
La nota di Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista
“Non è assolutamente concepibile che nel 2023 si materializzino ancora provvedimenti istituzionali contro il benessere animale. Un esempio lampante, purtroppo, è quanto sta accadendo a Castelbuono, comune della provincia di Palermo, dove il sindaco recentemente ha avuto la malsana idea di emanare una ordinanza che dispone il divieto di somministrare alimenti di qualsiasi natura a volatili, cani e gatti randagi su aree pubbliche o aperte al pubblico: pena una multa salata”. Così dichiara in una nota Gabriella Caramanica, segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista.
“Insomma – prosegue Caramanica – per l’amministrazione di Castelbuono, i randagi del territorio possono tranquillamente morire di fame… è chiaro e solare che Rivoluzione Ecologista Animalista reputa questo provvedimento illogico e fuori luogo perché viola la tutela dei diritti animali e rappresenta evidentemente un maldestro tentativo per coprire tutte le falle e tutte le mancanze della amministrazione comunale nel delicato e complesso settore del randagismo”.
“Senza considerare – conclude – che l’ordinanza rischierebbe di essere un atto illegittimo poiché in contrasto con la normativa vigente sulla prevenzione del randagismo e sulla tutela degli animali di affezione. Per questa ragione, consigliamo al primo cittadino di Castelbuono di tornare sui propri passi e revocare un provvedimento contraddittorio e medioevale, che Rea condanna senza ‘se’ e senza ‘ma’”.