A Catania c’è chi cede: ok all’arancina con la A, c’è gente che soffre

Una bella iniziativa di un blog della città etnea sulla scia della “pace” tra Burger King e McDonald’s

Non c’era riuscita nemmeno l’Accademia della Crusca a mettere d’accordo i catanesi e i palermitani sul “sesso” dell’arancina: “Arancina viene dal frutto dell’arancia e quindi è femmina”. Una spiegazione che non piace ai siciliani di sponda orientale, che per tradizione la chiamano da sempre “arancino“.

Lì dove non è riuscita la crusca ha potuto il covid. Ma facciamo un passo indietro.

Qualche giorno fa, tramite il suo profilo twitter inglese, la catena di fast food Burger King ha scritto un post in cui invitava tutti a comprare al Mc Donald’s:
“Ordinate da McDonald’s – scriveva Burger King -. Non avremmo mai pensato di chiedervelo. Come non avremmo mai pensato di incoraggiarvi a ordinare da KFC, Subway, Domino’s Pizza, Pizza Hut, Five Guys, Greggs, Taco Bell, Papa John’s, Leon, o altri ristoranti indipendenti, troppo numerosi per essere menzionati qui. In breve, da qualunque delle nostre sorelle della catena del food (fast o non fast)”.

Sulla scia di questa bella iniziativa commerciale, un blog catanese, La Liscìa Catanese, ha ceduto, con un volantino pubblicato sulla sua pagina facebook dal titolo “COMPRA UN’ARANCINA” sul genere femminile della famosa palla di riso caratteristica dello street food siciliano.

Non avremmo mai pensato di darvela vinta – scrivono “i cugini catanesi” – ma ci sono cose più importanti, migliaia di persone meritano il nostro aiuto. Per cui, a Catania o a Palermo, compriamo un’arancina. Certo, maschio e con la punta – puntualizzano – è tutta un’altra cosa, ma anche femmina e rotonda non è poi così male. Ppi sta vota, ah“.

Il post del blog “La Liscia Catanese” ha raccolto molti consensi, non solo da parte dei palermitani. Un messaggio profondo che, grazie all’ironia che contraddistingue da sempre il popolo siciliano, pone l’accento sulla crisi che sta investendo l’isola in questi mesi per colpa del covid e, indirettamente, lancia un segnale distensivo anche in vista del derby Palermo – Catania del 9 novembre prossimo.