Giusto Catania ci ripensa, resta assessore e riprende il suo posto

Catania fa marcia indietro, e si riprende l’assessorato. La Lega insorge e lo accusa di “morettismo”. Botta e risposta

Sinistra Comune resta nella giunta di Leoluca Orlando, e Giusto Catania, che si era autosospeso, riprende il proprio posto di assessore alla Mobilità. La decisione è arrivata al termine dell’Assemblea della lista, alla quale Catania aveva rimandato la decisione sul proprio destino politico. Così aveva fatto anche Mario Butera, presidente Amg Gas, con una mossa insolita quanto irrituale, poiché non confortata giuridicamente, tanto da effettuare una marcia indietro dopo un colloquio con il sindaco di Palermo.

LA NOTA DELL’ASSEMBLEA

L’Assemblea ha salutato con una nota le mosse di Catania e Butera, definendole «una scelta lineare, funzionale a fare chiarezza. Insieme alle successive consequenziali azioni in un percorso che rischia di naufragare dentro equilibrismi di palazzo».
«Esprimiamo – è scritto poi nella nota – la nostra convinzione sulla necessità di ripartire dal perimetro della maggioranza senza ambiguità. E riteniamo che, già a partire dal prossimo vertice di maggioranza, si debba entrare nel merito della risoluzione delle emergenze, in primis quella cimiteriale, dei rifiuti e delle fragilità create dalla pandemia».

L’IRONIA DELLA LEGA

Questo è il parere della Lega sull’argomento: «Sinistra Comune passa dalla supercazzola della finta autosospensione dell’ assessore e del presidente di AMG, al quasi morettiano “Mi si nota di più se me ne vado dalla Giunta o se rimango e continuo a straparlare”? Come Lega non abbiamo mai avuto dubbi che tutto questo teatrino si sarebbe concluso. La verità è che pur di non staccarsi dalle poltrone alcuni sono pronti a mettere in gioco la loro faccia”.

LA RISPOSTA DI CATANIA

Alla provocazione della Lega, Giusto Catania ha risposto con un cinguettio: “Da quando @ComuneSinistra ha rinnovato l’impegno al governo di #Palermo sono partiti attacchi violenti parte della della Lega. Forse speravano di cancellare il nostro punto di vista sulla città? Le urla sguaiate dei figliocci di Salvini sono la conferma della nostra giusta scelta”.