Palermo, luminarie alla Cattedrale per omaggiare Santa Rosalia

Sarà possibile ammirare le due installazioni fino al 10 settembre

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Hanno preso vita ieri, 14 luglio, in occasione del 397esimo Festino di Santa Rosalia a Palermo, due diverse installazioni luminose en plein air, riunite sotto il comune titolo”Rosalia, Luce mia“, firmato e prodotto da Stefania Morici.

Il sagrato della Cattedrale, che per il secondo anno consecutivo ha dovuto rinunciare al corteo scenografico tradizionale, ospita ora l’omaggio artistico alla Santuzza; cubi in enfilade e piatti sospesi come un bosco incantato, figure e focus luminosi. Tutti resteranno scenograficamente sospesi fino al 10 settembre, inglobando anche il 4, altra data legata al culto della patrona.

Speranza per la città di Palermo

Dentro ogni cubo e ogni cerchio, disegni e personaggi nati dalla penna versatile e dagli acquerelli, rispettivamente, di Sergio Caminita (Repetita Iuvant) e Anna Cottone (In Lucem). Legato al mondo del design e della grafica il primo, acquerellista e Urban Sketchers la seconda, uniscono le forze per raccontare la Santa. Quest’ultima affiorerà dalle facce di ogni cubo, si replicherà decine di volte, in attesa che questa città ricominci da dove aveva lasciato prima della pandemia. Dai suoi siti culturali, dalla bellezza delle strade, dai suoi gioielli in chiese ed oratori. Un monito e un invito nello stesso tempo: a vivere piano, godere delle piccole cose, ricostruire la propria vita.

Il progetto è di Stefania Morici, che già poco meno di un anno fa aveva firmato un primo omaggio a Santa Rosalia e a tutti coloro che lottano per il cambiamento. Tanti cuori di Angelo Yezael Cruciani avevano così formato un’enorme rosa sul sagrato della Cattedrale.

“Un’installazione di luci e colori che dialoga con le bellezze della Cattedrale – ha dichiarato a proposito della nuova installazione -. Il dono, mio e dei due artisti, rappresenta la speranza. Santa Rosalia abbraccia Palermo e i suoi cittadini con la sua luce ed il suo amore”.

Da sinistra: il sindaco Leoluca Orlando, Anna Cottone, Stefania Morici,Raffaele Bonsignore e Sergio Caminita

“Rosalia, Luce Mia”

“Rosalia, Luce Mia” è prodotto e organizzato da Cialoma eventi, Associazione Arte mediterranea e Arteventi di Stefania Morici, sostenuto da Io Compro Siciliano. Con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano, Arcidiocesi di Palermo, Assemblea Regionale Siciliana, Assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, Assessorato comunale alle CulturE, Fondazione Sicilia; Settimana delle Culture, Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese. In collaborazione con RISO – Museo d’arte contemporanea della Sicilia, CoopCulture, Cassaro Alto, Officine Creative. Progetto dell’allestimento di FDR Architetti di Agostino Danilo Reale, allestimenti realizzati da I Dock, collaborazione tecnica di Hafa Comunicazione. Con il sostegno di Ted, Grasso occhiali, Luan.

“Siamo orgogliosi di essere presenti promuovendo l’arte attraverso un’installazione unica dedicata alla Santuzza che illuminerà, vigilerà e proteggerà l’estate dei palermitani”, dice Davide Morici, fondatore di #iocomprosiciliano.

Supporto di Cettina Giaconia, imprenditrice e consulente d’impresa, e sostegno del Comune. “Grazie alla sensibilità artistica e umana di Stefania Morici, nasce un racconto artistico per luci e immagini che è conferma di fede e fiducia nella possibilità di liberarci, ancora una volta da ogni peste”, dicono il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alle CulturE, Mario Zito. Al progetto collabora anche la Fondazione Sicilia, presieduta da Raffaele Bonsignore, che spiega: “La devozione che da secoli lega i palermitani a Santa Rosalia è riuscita a emergere anche in questi ultimi anni funestati dalla pandemia”

I “taccuini d’arte” di Anna Cottone

Da ieri, infine, nelle vetrine sul Cassaro di RISO – Museo d’arte contemporanea della Sicilia, in collaborazione con CoopCulture che gestisce i servizi del museo, verranno esposti sei “taccuini d’arte” di Anna Cottone, un cartellone che ricalca quello dei cantastorie con la vita di Rosalia, e un teatrino in cartone, accompagnati sempre da un cunto in dialetto siciliano.

Un’immersione a 360 gradi nel mondo della santa eremita, un lungo racconto per immagini acquerellate, che Anna Cottone porta già avanti da diversi anni. Un vero e proprio viaggio dentro il Festino.