La carcassa di un cavallo è stata trovata ieri mattina a Palermo lungo Viale Regione Siciliana, ad angolo con via Belmonte Chiavelli. Il pensiero è andato immediatamente alle corse clandestine, considerato il barbaro utilizzo della Circonvallazione, soprattutto dopo la riapertura del ponte Corleone.
Ma a fornire una versione diversa è l’assessore per i diritti degli animali del Comune di Palermo, Rosalia Pennino.
Di seguito, le sue dichiarazioni: “Stando al rapporto dell’Asp, avvertita dalla polizia municipale, il cavallo trovato morto in viale Regione Siciliana sarebbe deceduto a seguito di un trauma dopo l’impatto con un veicolo“, riferisce l’assessore Pennino.
“Il cavallo, regolarmente registrato con microchip, trainava un carro e la morte non sarebbe, dunque, da collegare a una corsa clandestina, così come nessuna segnalazione su tale attività illegale è pervenuta al comando dei vigili. Da parte dell’amministrazione – conclude – resta lo sgomento per la triste fine dell’animale e il Comune continuerà a seguire gli eventuali sviluppi sulla vicenda. Queste le notizie ufficiali”.
Parole che hanno suscitato dubbi e perplessità, soprattutto tra gli animalisti. Perché lasciare la carcassa dell’animale sul ciglio della strada? Sia il conducente dell’automobile che il vetturino si sarebbero immediatamente dileguati dopo l’impatto, stando alle dichiarazioni. Il cavallo, in più, era munito di microchip. Che si fosse trattato di un allenamento in strada? “Se tutto si fosse svolto sotto la luce del sole, sarebbero stati chiamati i soccorsi e denunciato chi lo ha investito”, questo il pensiero comune tra molti.
Foto Facebook Ismaele La Vardera