Se diciamo Palermo, diciamo tante cose soprattutto dal punto di vista culturale. Per quanto riguarda quello sportivo, però, nel capoluogo della Sicilia a prevalere è il calcio, lo sport più popolare del mondo e che ha in tutta la Trinacria la massima espressione, non solo negli stadi più importanti, ma anche per strada dove il pallone corre felice. In quest’ottica Palermo ricorda molto il Sudamerica per via delle sue strade piene di gente intenta a giocare a calcio, ma anche per la sua spontaneità e per la sua allegria. Ed è per questo che nella città siciliana vi sono stati tanti calciatori provenienti dal Cono Sud che hanno fatto molto bene. Tra tutti, negli ultimi 15 anni, Edinson Cavani e Paulo Dybala sono tra quelli che hanno riscosso più successo in assoluto una volta abbandonata la Sicilia.
Giunto in Italia nel gennaio del 2007, questo attaccante uruguaiano che adesso potrebbe andare a finire alla Salernitana, fu una delle più grandi intuizioni di sempre di Rino Foschi, allora direttore sportivo del Palermo. Dopo aver battuto la concorrenza addirittura del Real Madrid, la squadra rosanero puntò moltissimo su di lui e il nativo di Salto rispose immediatamente all’appello con uno strepitoso goal al volo da fuori area. La sua grinta e la sua dedizione al lavoro ricordarono subito quelle di un altro uruguaiano, quell’Ernesto Chevanton che prima da calciatore e poi da dirigente si è fatto spazio nella storia del Lecce, squadra che ha compiuto le previsioni delle quote delle scommesse sulla Serie B di inizio stagione vincendo il campionato cadetto e ritrovando così la massima serie del calcio italiano dopo varie stagioni. Veloce, instancabile e dotato di un grande istinto da goleador, Cavani visse tre splendide stagioni al Palermo prima di essere venduto al Napoli, dove da esterno d’attacco fu trasformato in centravanti e si distinse per i tantissimi goal realizzati, arrivando a quota 104 reti in tre stagioni con gli azzurri. Passato al Paris Saint Germain, dove tuttora vanta il record di goal del club, l’uruguaiano è ancora oggi molto amato a Palermo.
Cinque anni dopo Cavani, invece, ecco che a Palermo sbarcò un nuovo talento direttamente dall’assolata Argentina. Si trattava di Paulo Dybala, ennesimo colpaccio della gestione Zamparini. Dotato di una tecnica sopraffina e di un sinistro magnetico, l’atleta classe 1993 fece innamorare il Barbera con le sue giocate, e le sue tre stagioni in rosanero furono un compendio di magie e di reti che permisero al Palermo di tornare in Serie A da protagonista. Venduto alla Juventus in estate nel 2015 per 40 milioni, Dybala lasciò il Barbera consapevole di dover fare il passo decisivo nella sua carriera, ma senza mai dimenticare quando la Sicilia gli aveva dato una volta arrivato giovanissimo in Italia. Anche lui come Cavani prese a Palermo una rincorsa decisiva per la sua carriera, a dimostrazione di come nel capoluogo siciliano se ne intendono eccome di calciatori dal potenziale molto elevato.