Cecchettin, Turetta ammette la premeditazione: “Volevo ucciderla”
Alla seconda udienza alla Corte d’Assise di Venezia sull’omicidio di Giulia Cecchettin c’è anche Filippo Turetta, l’assassino reo confesso, per la prima volta in aula. Ammette la premeditazione del delitto, riconosce di aver detto “una serie di bugie” e spiega: “Voglio raccontare tutto nel modo più accurato possibile”.
“Ho pensato di rapirla, anche di toglierle la vita, ero confuso, io volevo stare ancora assieme a lei”, dice ancora Turetta. E aggiunge, parlando con gli occhi bassi: “Ero arrabbiato, era un bruttissimo periodo, volevo tornare con lei e per quello ho ipotizzato questo piano per quella sera. Avevo scritto la lista delle cose da fare”, compreso prelevare contante con il bancomat, da gettare per far perdere le sue tracce. Chiarisce poi di aver studiato su Internet come evitare che la sua auto fosse individuata durante la fuga.