Per il cedro di Natale l’ennesima umiliazione: Eolo gli recide la chioma
Il forte vento di questi giorni, pur non abbattendolo finisce per deturpare l’albero di Natale di Piazza Politeama
Criticato, offeso, persino umiliato: è la triste storia del cedro di Natale che il Comune di Palermo ha deciso di piazzare nella sua piazza più rappresentativa. Neanche l’avere rimpiazzato il triste cipresso, è servito al povero albero proveniente da Polizzi Generosa per conquistare la cittadinanza. 15 metri di pianta, simbolo del Libano, abbellita da filari di luci e impreziosita dal presepe by Nino Parrucca. Tutte credenziali che non hanno cambiato l’opinione dei palermitani:”Sarà anche coerente con i tempi grami che stiamo attraversando, fatto stà che la nostra città avrebbe meritato di più”.
LA VENDETTA DEL CEDRO
E siccome, come recita uno dei nostri più celebri detti, “u cani muzzica sempre u cchiù spaiddato”, ci voleva soltanto il vento impetuoso di questi giorni per completare l’opera. Il cedro di Natale infatti, fieramente rimasto in piedi alla faccia di chi, tra risate di scherno l’avrebbe voluto vedere stramazzare per terra, ha però visto spezzarsi la sua punta. Insomma, tanto quanto basta per un’ulteriore spolverata di sarcasmo. Ma anche no. Vogliamo infatti pensare che la mesta parabola del cedro, a questo punto potrebbe persino divenire una sorta di allegorica vendetta. Come dire:”Scommettete che alla fine, nonostante tutto sarò l’albero di Natale più ricordato della storia della vostra città?”