“Flow” non è soltanto il titolo della personale di Florinda Cerrito, ma un intero progetto di pittura a cura dell’artista palermitana.
L’esposizione, inaugurata lo scorso 5 agosto, rimarrà visitabile fino a sabato 19 del mese.
Giovedì 17 agosto, in occasione del finissage della mostra, a partire dalle 18:30 si terrà un articolato programma di eventi che spaziano dalla musica e dalla danza fino al body painting, passando per alcuni momenti dedicati al talk e al reading.
Allestita allo Spazio Eventi Bastione di Cefalù, in piazza Francesco Crispi 13/14, “Flow” ha incantato il pubblico registrando lusinghieri apprezzamenti anche da parte degli addetti ai lavori.
Tra tutti, l’artista mecenate Antonio Presti, presente al vernissage, che ha definito il percorso di Florinda Cerrito un esempio mirabile di “disciplina, leggerezza e sospensione trasmutato in un linguaggio contemporaneo che descrive il rapporto di Madre Universale, celebrato da immagini fantastiche”.
Chi volesse visitare la mostra potrà farlo tutti i giorni dalle 11:00 alle 15:00 e dalle 18:00 alle 23:00.
L’ingresso è gratuito.
Il progetto “Flow” prende il nome da un incrocio di parole: flow, appunto, che in inglese significa flusso, fluire e Florinda, ovvero il nime di battesimo dell’artista che di cognome fa Cerrito.
Il cosiddetto flusso di memoria è un processo creativo che si fonda sulla componente irrazionale e sull’istinto e che genera benessere anche nei casi in cui i sentimenti originari poggino su una base di negatività.
Una condizione mentale in cui il tempo è statico ma la creatività scorre all’infinito, senza limiti.
È ciò che vive l’artista immersa nella pittura, al di là del tempo e dello spazio.
Un progetto culturale che si configura quale prodotto artistico, rappresentando l’esito dell’energia dirompente che si manifesta attraverso una rappresentazione grafico-pittorica.
La natura, nella sula grandezza e completezza, è messa confronto con esseri e forme immaginari che traggono le mosse dall’inconscio.
Ad animare il finissage della personale saranno vari eventi culturali, tra talk, reading, body painting, musica e danza, che impreziosiranno il percorso artistico.
La serata prenderà il via alle 18:30 con un talk che vedrà la partecipazione di Florinda Cerrito, a confronto con la storica dell’arte Laura Francesca Di Trapani.
A seguire, una performance del musicista e compositore Mario Bajardi.
Spazio anche alla letteratura con il reading di brani dello scrittore ed editore Francesco Teriaca, che vedrà la partecipazione dell’artista e pittrice Cristina Correnti.
E poi, momenti di estemporanea con la performance di body painting a cura degli artisti dell’Emporio Ancestrale di Art Decò e infine, un’improvvisazione coreografica dell’artista Natalia Fontana.
“Flow”, secondo la definizione di Floriana Cerrito, è “un flusso di memoria visibile, pensieri che fluttuano nella materia che conta, è l’inconscio che vive e che scivola”.
E ancora, “un amalgama di forme che passano, si intrecciano e si legano”.
Colori in strade srotolate, colori e forme indossate, rubate ai ricordi, è l’Angelo della terra, colui che vive e che muore continuamente, e che sempre si rigenera.
“La mia forza vitale, il mio io completo, sempre in divenire” sottolinea Florinda Cerrito raccontando il senso di “Flow”.
“A oggi – prosegue – ho realizzato un complesso lavoro pittorico, iniziato pochi anni fa con la creazione di una prima camicia, pensata per un destinatario, per essere indossata come un’opera d’arte, frutto di una interconnessione energetica, dal generante flusso creativo, tra l’intenzionalità estetica di chi l’ha indossata e il mondo esterno”.
“Flow” ha assunto le caratteristiche di un vero e proprio progetto quando l’artista ha dato vita ad altre creazioni, altre camicie, una dietro l’altra, ma questa volta senza più un destinatario.
Come una tela, un intreccio e a una trama di immagini hanno preso il via, sempre più deliranti :a tratti decorative, astratte e figurative.
“Così – afferma – ci sono voluti anni, cinque in tutto, per riuscire a realizzare sette camicie, uniche ed irripetibili, vere tele da indossare, insieme a cinque pannelli, rotoli su carta da parati riciclata, dipinti a mano, con forme e colori, altrettanto esplosivi”.
Metri di pittura, fino a un massimo di tre per ognuno, ininterrotta, intricante e potente.
“Cinque storie fantastiche apparentemente slegate – racconta – ma in un continuum palpabile, che accompagnano lo spettatore in un viaggio all’interno dell’io più profondo”.
Un processo creativo, e un percorso verso una rinascita e al contempo un ritorno nel mondo dell’arte.
“Flow”, è anche la rappresentazione di madri coi loro figli, con esseri e forme immaginari, ispirati a Madre Natura.
“Esseri – spiega l’artista – che circondano in un intreccio di energie manifestate attraverso colori dirompenti”.
“Flow” sono anche gli uomini, circondati dalla loro natura, a volte insicura.
Una seconda fase progetto pittorico di Florinda Cerrito prende il titolo di “Flow Madri&Figli” ed è legata a un percorso molto personale.
Più precisamente, all’identità di madre adottiva dell’artista e a una riflessione sulla maternità in generale, in ambito sociale e culturale.
“Un percorso iniziato in pieno lockdown – precisa – proseguito durante tutta la pandemia e che continua ancora oggi”.
Pitture su tela, in una narrazione tra il soggetto e l’inconscio, con una tematica specifica, ovvero la maternità.
E in ultimo, “Flow uomini”, un viaggio nel mondo maschile: affascinante, intrigante, dai tratti sensuali.
“Una ricerca appena intrapresa – racconta – che sta prendendo corpo lentamente, in un cammino tra la scoperta e lo stupore, ma non sempre facile”.
“Il feedback del pubblico è stato meraviglioso – aggiunge Florinda Cerrito – e quello che ho percepito maggiormente è stato il coinvolgimento dello spettatore, quasi in un’immersione favolistica nel mio mondo: questo è molto bello”.
“Anche io davanti ai miei colori e alle mie forme, ho provato stupore – afferma – un distacco naturale, necessario forse, questa volta da osservatrice, per un’analisi più oggettiva del mio operato”.
“La condivisione e la partecipazione – conclude – sono anch’essi elementi necessari nella mia vita e nel mio essere artista, ecco perché, per la chiusura di questo percorso, giorno 17, ho deciso di convogliare altra bella energia all’interno della stessa”.
Florinda Cerrito nasce professionalmente come grafico e tecnico pubblicitario anche se la sua passione è, da sempre, l’illustrazione.
Consegue il diploma all’Accademia di Belle Arti di Palermo e frequenta un corso a Milano per grafica pubblicitaria e fotografia.
Per tanti anni, ha lavorato in qualità di grafico e art director, sia nel capoluogo siciliano che a Bologna e a Barcellona, in Spagna.
Con l’insegnamento, la sua vita ha avuto una svolta non indifferente: creando storie scritte e illustrate, si è successivamente allontanata definitivamente dalla grafica e dalla fotografia per dedicarsi all’illustrazione e alla sperimentazione grafico-pittorica.
La pittura in senso stretto è arrivata negli ultimi anni con il progetto “Flow” che si impone definitivamente riuscendo a esprimere finalmente la parte inconscia, più profonda, libera e a colori dell’esistenza dell’artista.
Il progetto ha varcato i confini isolani: Florinda Cerrito è approdata infatti a Parigi nel 2019, nelle sale del Salons Aguado, del Marie Du 9.
Inoltre, con una mostra dal titolo “FLOWœuvres” nel luglio dell’anno seguente, ha esposto per la BIAS, la Biennale d’Arte Contemporanea Sacra, alla Fondazione “Orestiadi” al Baglio Santo Stefano di Gibellina in provincia di Trapani.
Un evento importante, durato tutta l’estate e che ha coinvolto diversi artisti, anche di fama internazionale, in differenti locations sparse nel Mediterraneo.
Quest’ultima, in corso, rappresenta una tappa importante per il suo percorso artistico perché comprende, per la prima volta tutte insieme, le sue creazioni.