Ok ai centri estivi, no ai campi estivi: cosa cambia dal 15 giugno per i bambini

Le novità estive per i più piccolini

Sì ai centri estivi. Bocciati, ancora, i campi estivi. Le due modalità, infatti, presentano una piccola differenza che è risultata determinante nella decisione: la seconda opzione, infatti, aumenterebbe il rischio di pericolisità da Coronavirus perché i bambini resterebbero a dormire nella struttura che li ospita. Nel primo caso, invece, no. I centri estivi saranno importantissimi, in questo periodo di transizione, al fine di educare i bambini sui giusti comportamenti da intraprendere per evitare contagi. Una scuola “mascherata” che non insegnerà italiano e matematica ma salute e rispetto delle regole. La data scelta in Sicilia per la ripartenza di queste attività sarà verosimilmente quella del 15 giugno.

LA PAROLA AGLI EDUCATORI

Anche i centri estivi pronti alla ripartenza. Ecco le parole, apparse sul Giornale di Sicilia, di Italia Falivene, responsabile dei centri EducoItalia della zona Centro–Sud: “Noi di EducoItalia siamo pronti a ripartire per il 15 giugno, salvo nuove disposizioni, e questa opportunità rappresenta un ottimo modo per abituare i bambini a seguire le nuove regole anti Covid19 come indossare la mascherina – varia dalle fasce di età e da altri criteri -, lavare le mani e mantenere il distanziamento sociale. Quest’ultimo varia invece dal rapporto numerico tra bambini, sempre per fasce d’età, e operatori. Ad esempio per i piccoli in età da 3 a 5 anni è consigliato un rapporto di un adulto ogni 5 bambini e così via.”

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