Un nuovo raid vandalico subito dal Centro Padre Nostro a Brancaccio. Ignoti, nella notte tra sabato e domenica, hanno danneggiato i pannelli delle foto della mostra del beato Pino Puglisi in occasione della visita di Papa Francesco per il XXV Anniversario del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi.
“Non sono trascorsi neanche 15 giorni da quando ignoti hanno fatto irruzione in una sede del Centro di Accoglienza Padre Nostro (il Centro Antiviolenza “Beato Giuseppe Puglisi”) di Via San Ciro n. 6 e 30 giorni esatti da quando ignoti hanno vandalizzato la foto installata a piazzetta Beato Giuseppe Puglisi che ritrae il giorno della visita di Papa Francesco e di Mons. Corrado Lorefice alla Casa del Beato Giuseppe Puglisi, accolti da migliaia di persone. Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 gennaio non c’è da dubitare che gli stessi mandanti abbiano fatto vandalizzare 4 pannelli, foto che compongono la mostra di quella storica visita di Papa Francesco a Palermo in occasione del XXV Anniversario del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi.
Si continua a leggere in questi atti, non in filigrana, un’insofferenza, un senso di ripugnanza in quello che il Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi rappresenta: Legalità e Giustizia, evangelizzazione e promozione umana.
“In questa vigilia così delicata ed importante, che vede la politica impegnata a scegliere il nuovo Presidente della Repubblica, desidero fare un appello al Presidente Sergio Mattarella. Il presidente Artale vorrebbe che l’ultimo atto da Presidente della Repubblica sia “una gentile visita in quello che è stato il luogo del Martirio del Beato Giuseppe Puglisi”.
Artale ha voluto fare un altro appello, questa volta al Prefetto di Palermo che, “in occasione dell’ultimo atto vandalico, non ci ha fatto mancare la sua vicinanza personale e istituzionale“. Il presidente del Centro Padre Nostro chiede delle telecamere di videosorveglianza a piazzetta Beato Padre Pino Puglisi, luogo di prima accoglienza di quel museo diffuso che rappresenta la casa dove visse e morì per mano mafiosa il parroco di Brancaccio.
Di fatto la piazza possiede tutti i requisiti affinché si attinga ai fondi per la sicurezza: in primis la piazza è un obiettivo sensibile (vedi i più di 40 atti vandalici negli ultimi 8 anni); è un luogo di interesse nazionale (vedi 10.000 pellegrini l’anno) e contestualizzata con la casa museo sono stati riconosciuti luogo di interesse storico ed antropologico dalla Regione Siciliana, Assessorato dei BB CC AA. Per chi crede è un luogo Santo di Martirio. E in ultimo per i laici è il luogo dove il Beato Giuseppe Puglisi, a cui è stata conferita la medaglia d’oro al valor civile proprio dal Presidente Sergio Mattarella, consegnata ai fratelli di 3P, ha donato la sua vita.
«Non fate sentire soli nella lotta ai malviventi i volontari del Centro, che da 29 anni continuano l’opera del Beato Giuseppe Puglisi!!! Nessuno di questi atti intimidatori e minacce ci hanno mai fatto sentire orfani, perché Padre Pino Puglisi lo sentiamo sempre con noi, ma necessitano atti concreti di solidarietà e testimonianza”. Queste le parole del presidente Maurizio Artale. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri per svolgere i rilievi del caso.