Quella del 17 novembre potrebbe essere davvero una giornata nera per i cittadini, alle prese con i vari disservizi legati allo sciopero indetto dalle sigle sindacali Cgil e Uil. La mobilitazione dovrebbe riguardare diversi comparti sia pubblici che privati, a partire dalla scuola sino alla sanità e ai trasporti.
A Palermo il sit-in di protesta si terrà davanti alla sede dell’Ars alle 9.30. “Subito provvedimenti per ridurre le disuguaglianze e rilanciare la crescita, a partire da quelli in materia di lavoro e politiche industriali, sicurezza sul lavoro, fisco, previdenza e rivalutazione delle pensioni, istruzione e sanità”. Queste le richieste dei segretari di Cgil e Uil Sicilia, Alfio Mannino e Luisella Lionti. Le due organizzazioni sindacali sono pronte alla mobilitazione di protesta per alzare i salari, estendere i diritti e contrastare “un provvedimento che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani”.
Cgil e Uil chiedono un “inversione di rotta delle politiche nazionali e regionali”. Lo sciopero di venerdì 17, con i lavoratori del pubblico impiego, della scuola, dei trasporti e dei consorzi di bonifica, darà la parola proprio ai lavoratori e, infine, a chiudere saranno i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia, Mannino e Lionti.
Presìdi sono in programma, a partire dalle 9, anche davanti alle Prefetture di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Siracusa e Trapani. A Messina, invece, davanti alla sede dell’Inps e a Ragusa nel piazzale dell’ospedale Giovanni Paolo II.
Al momento a tenere banco sono anche le polemiche sulla questione. La Commissione di garanzia sugli scioperi ha infatti chiarato in una nota: “Lo sciopero, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.
Dopo la nota, Uiltrasporti ha fatto sapere di essere “intenzionata ad andare avanti con questa protesta non ottemperando alle limitazioni richieste”. Poche ore dopo Cgil e Uil hanno confermato la proclamazione “dello sciopero generale e le sue modalità di svolgimento per la giornata del 17 novembre”.
“Confermiamo lo sciopero del 17”, ha dichiarato al Tg3 il leader della Cgil, Maurizio Landini, sottolineando che “il Garante ha sbagliato perché sta forzando, una forzatura che mette in discussione il diritto di sciopero”.
Cgil e Uil hanno deciso di “esentare dallo sciopero generale nazionale del 17 novembre, l’intero comparto del trasporto aereo, personale di volo, personale di terra (gestori, handlers, catering, servizi in appalto della vigilanza privata aeroportuale), personale Enav e di concentrare l’astensione per il Corpo dei Vigili del fuoco nell’arco temporale 9-13”. È quanto si legge nella nota con cui i due sindacati hanno comunicato l’indicazione alla Commissione di garanzia sugli scioperi.
Lo sciopero indetto da Cgil e Uil riguarderà l’intero comparto del pubblico impiego, i trasporti e gli altri settori sottoposti alla legge 146 del 1990 di regolamentazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, oltre agli altri lavoratori delle regioni del Centro.
A seconda dei casi i lavoratori incroceranno le braccia per l’intero turno o per otto ore. Nello specifico, la protesta coinvolgerà, ad esempio, tutto il personale Trenitalia sull’intero territorio nazionale dalla mezzanotte alle 21 di venerdì 17 novembre. Previste le fasce di garanzia, tra le 6 e le 9 e tra le 18 e le 21. Situazione analoga per i treni regionali. Per sicurezza si invita comunque a consultare l’elenco dei collegamenti garantiti sia sul sito di Trenitalia che di Italo.
Foto da Facebook Uil Sicilia e Area Vasta