Chi è Daniele De Martino? Nullatenente per il fisco, neomelodico ambiguo per altri

Il cantante di Palermo che canta napoletano torna, dopo il sequestro della Guardia di Finanza, agli onori delle cronache. Ma chi è davvero Daniele De Martino e quale sarebbe il suo curriculum di spicco? Secondo il fisco, nonostante la sua popolarità non solo in Sicilia, risultava nullatenente. Per lo Stato il classe 1995 ero un disoccupato, tanto che il padre avrebbe percepito 40mila euro del reddito di cittadinanza tra il 2019 e il 2022, dichiarando nella richiesta del sussidio il figlio a carico.

Il suo vero nome è Agostino Galluzzo e proprio a lui la Guardia di finanza, su ordine del Gip, ha sequestrato tra Palermo e Napoli orologi Rolex, gioielli e denaro per un totale di 220mila euro. Per le forze dell’ordine De Martino è stato abbastanza facile da trovare grazie al suo profilo Instagram, che vanta oltre 460mila follower, dove pubblica i suoi concerti, ospitate e sorprese a matrimoni, compleanni e ricorrenze varie. Prestazioni molto in uso tra i cantanti neomelodici e a cui De Martino si concedeva sempre con entusiasmo per i suoi adoranti fan.

Leggi anche: Omette per anni i suoi redditi, sequestrati rolex, gioielli e contanti al cantante neomelodico De Martino

Una carriera ultradecennale, iniziata dalla feste rionali a Palermo, con videoclip e canzoni che superano 40 milioni di visualizzazioni su Youtube. La sua discografia vanta brani dai titoli eccezionali e sobri come: Non raccontargli mai, Bella bionda, Vattenne e Si cagnata in coppia con Tony Colombo, che oggi si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa insieme a Tina Rispoli. I concerti di Daniele De Martino, negli anni, sono stati oggetto di polemiche e blocchi, l’ultimo in ordine cronologico nell’estate 2024 a Sant’Anna di Caltabellotta, in provincia di Agrigento.

De Martino e le sue canzoni: “Io canto il bene e il male”

In quel caso la questura di Agrigento sospese le autorizzazioni al concerto perché i testi delle canzoni di De Martino sarebbero stati “benevoli” nei confronti dei detenuti al 41 bis e offensivi, invece, nei confronti invece delle forze dell’ordine e dei collaboratori di giustizia. Canzoni ambigue su mafia e criminali che si sono susseguite negli anni. Nel 2021, il questore di Palermo gli notificò un avviso orale, invitandolo ad avere una condotta conforme alla legge.

De Martino si difese poco dopo con un’intervista a Repubblica in merito a canzoni viste come celebrazioni alla malavita: “La canzone contro i pentiti? Io canto il bene e il male. La mafia non l’ho vissuta, sono nato nel 1995. L’avviso del questore Laricchia? Non farò più certe canzoni, rispetterò la legge”. In merito alle sue amicizie o conoscenze con esponenti malavitosi rispose: “Solo Dio può giudicare le persone, non certo io”.