Squilla il telefonino e sul display dello smartphone compare un prefisso strano dall’estero. Alcune volte Paesi Bassi, altre volte Portogallo. A chi capita di rispondere sentirà un messaggio vocale già registrato dall’altro capo del telefono che comunica una offerta di lavoro importante e ben retribuita dall’estero.
A quel punto la voce ci comunica che il nostro contatto è stato registrato e che poi l’utente sarà contatto su Whatsapp. Un gesto all’apparenza semplice, ma che nasconde dietro una serie di operazioni da evitare accuratamente. In seguito nella chat vengono chiesti dati sensibili e privati. In quel preciso momento i truffatori ricevono gli elementi per procedere con il furto d’identità e la frode bancaria nei confronti delle vittime telefoniche.
Come mai arrivano queste telefonate proprio dall’estero? I truffatori compiano le chiamate da paesi stranieri per non essere rintracciati dalle forze dell’ordine. La Polizia Postale difficilmente può identificare chi chiama perché quest’ultimo viene protetto dal servizio VoIP (Voice over IP) che impedisce di risalire alla vera origine di chi sta chiamando. La soluzione? Non rispondere e non fornire a nessuno e per nessun motivo i propri dati personali.