Chiara Ferragni rinuncia al ricorso per il Pandoro gate: per le uova di Pasqua pagherà 1,2 milioni
Chiara Ferragni rinuncia al ricorso contro l’Antitrust per la multa legata al cosiddetto Pandoro gate, vicenda che verte sul lancio, nel 2022, del “Pink Christmas” firmato Balocco. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato aveva sanzionato le società Fenice e Tbs Crew rispettivamente per 400mila e per 675mila euro per aver pubblicizzato il pandoro griffato Ferragni lasciando intendere che, comprandolo, i consumatori avrebbero contribuito a una donazione all’ospedale Regina Margherita di Torino. Le due società, spiegano dall’Agcm, “hanno incassato la somma di oltre un milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della signora Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all’ospedale Regina Margherita di Torino”.
Uova di Pasqua Chiara Ferragni, si conclude la vicenda
Si chiude anche la vicenda delle uova di Pasqua. Come spiega un comunicato, le società della Ferragni “hanno assunto impegni economici, consistenti in versamenti in favore dell’impresa sociale ‘I Bambini delle Fate’, pari, per tre anni, al 5% dei rispettivi utili distribuibili, con un minimo complessivo di 1.200.000 euro per il triennio”. “È una donazione e non, dunque, una sanzione”, ha sottolineato in una storia su Instagram l’influencer.
“Con specifico riferimento all’attività di comunicazione relativa a iniziative benefiche – spiega la nota – le Società hanno deciso di separare nettamente le attività commerciali da quelle benefiche, impegnandosi ad astenersi dallo svolgimento di operazioni in cui attività commerciali siano connesse ad attività benefiche e, con specifico riferimento a quest’ultime, a darne illustrazione in apposita sezione dei rispettivi siti web di prossima creazione”. Infine, le società si sono impegnate “all’adozione di un’autoregolamentazione interna relativa alle attività di comunicazione e marketing, anche ispirata alle più recenti best practice in materia, munita di presidi che ne garantiscano l’enforcement e accompagnata dall’organizzazione di training periodici a beneficio dei dipendenti”.