Chiara vince la sua battaglia, Jaime è tornato: «Adesso tocca a lui mettere Ko il virus»
Dopo averne ottenuto il rimpatrio, la moglie dell’informatico palermitano originario della Guinea equatoriale, ci parla delle complicate condizioni di salute del marito, ricoverato all’Ospedale Cervello
Jaime è atterrato alle 5 di questa mattina (sul volo approntato dalla Farnesina, partito ieri intorno alle 15.30), all’aeroporto di Punta Raisi, all’interno di una barella di biocontenimento e con il personale sanitario pronto a trasferirlo dall’aereo all’ambulanza. “Una scena che non dimenticherò mai, che sembra appartenere ad un altro mondo, ma alla fine ho vinto la mia personale battaglia: mio marito, un uomo forte, gentile, tenace è nuovamente in Italia”. Commenta così, a Palermo Live, Chiara Beninati, visibilmente provata per l’Odissea che ha colpito il marito, informatico palermitano originario della Guinea Equatoriale. Da gennaio presso la famiglia d’origine, Jaime ha contratto proprio in Africa il virus che, negli ultimi tempi ha finito per aggravarne ulteriormente le condizioni di salute.“Purtroppo è sopraggiunto un problema renale, tanto che, a causa della mancanza negli ospedali di Malabo di mezzi sanitari idonei, abbiamo un pò tutti temuto che Jaime non ce l’avrebbe fatta. Ad aggiornarmi costantemente sull’evoluzione delle condizioni di salute è stata la sorella. Credo che, se si fosse perso anche un solo giorno nel riportarlo in Italia, a quest’ora mio marito non sarebbe più tra noi. Le sue condizioni chiaramente rimangono critiche e si sta valutando al meglio la terapia più corretta da somministrargli. Lavorando nel settore (la signora Beninati è infermiera ndr), posso affermare che le strutture siciliane sono ben predisposte per combattere questa patologia. Avedo amici medici all’Ospedale Cervello, ed essendo logisticamente più comodo da raggiungere, abbiamo chiesto e ottenuto dal direttore sanitario della struttura di ricoverlarlo lì”.
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RINGRAZIO IL GOVERNO
Un pensiero grato va anche alla Farnesina, che, presa consapevolezza della gravità della situazione ha accolto tempestivamente l’appello fatto da Chiara. “Non posso che ringraziare tutti coloro che si sono attivati, dietro mia costante sollecitazione per riportare Jaime a Palermo. Adesso è ricoverato all’ospedale Cervello in assoluto isolamento. Abbiamo detto ai medici di sussurargli all’orecchio quanto grande e sentita sia la vicinanza dei suoi cari, ma anche di tutte le persone che hanno seguito con partecipazione emotiva la sua vicenda.” E a proposito di questo, la famiglia ha lanciato una sottoscrizione sulla piattaforma ‘GoFundme’, dove sono stati raccolti quasi 100 mila euro. “Soldi che servivano per raggiungere l’obiettivo e che saranno ritornati tutti quanti, perchè non sento assolutamente miei” precisa Chiara a Palermo Live.
Infine, il piccolo Riccardo, figlio di Chiara e Jaime di 5 anni e mezzo.” Ho preferito non nascondergli nulla, sa che il papà si è ammalato e che adesso sta ricevendo le cure del caso nella sua Palermo. Ha vissuto un momento di grande stress e dolore. Il fatto di sapere che il papà malato stesse tornando lo ha reso felice. La spontaneità dei bambini è qualcosa di eccezzionale, soprattutto quando viene fuori in determinati frangenti. Roba da scaldare il cuore, in questo caso quello di mamma Chiara, che ne ha davvero tanto bisogno. “Sapendo che ho raggiunto l’aeroporto stamattina a bordo di una macchina della polizia, Riccardo ha espresso il desiderio di poter fare presto anche lui la stessa esperienza”. In bocca al lupo Jaime.