Sarà l’ex Museo dei Cimeli Storico Militari di Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa, a ospitare la Prima Biennale Internazionale d’arte “I colori degli iblei per la pace nel mondo“.
L’inaugurazione si terrà nella Sala “Leonardo Sciascia” dell’edificio, che sorge accanto al Palazzo Comunale, venerdì 2 giugno alle 17:30.
A presentare la manifestazione saranno Maria Grazia Cianciulli e Valerio Martorana.
Un evento straordinario, ispirato ai principi di solidarietà, dialogo interculturale e amicizia fra i popoli, a cura dell’associazione “La Via dell’Arte“.
L’iniziativa è patrocinata dalla Confederazione Mondiale degli Ex Allievi di Don Bosco, dall’Assemblea Regionale Sicilia, dall’associazione turistica Pro Loco, dal Comune di Chiaramonte Gulfi e dall’associazione “Kubbula”.
Sarà possibile ammirare le opere tutti i giorni, dalle 17:00 alle 20:00, fino al prossimo 25 giugno.
Per oltre venti giorni, l’antica cittadina che sorge tra i Monti Iblei e la Piana di Vittoria diverrà un vero e proprio polo artistico e culturale .
L’obiettivo del sindaco Mario Cutello, infatti, è proprio far sì che il territorio del centro ragusano diventi sempre più appetibile, grazie all’attrattività delle presenze internazionali.
“Siamo certi che con la bellezza – afferma il primo cittadino – arricchiremo Chiaramonte Gulfi, che dimostrerà a tutti gli artisti di esser una città accogliente”.
Una finalità pienamente condivisa dal direttore artistico della Biennale Roberto Guccione, che ha organizzato l’evento in collaborazione con l’amministrazione comunale.
Al progetto hanno aderito più di ottanta artisti provenienti da Ungheria, Francia, Malta, Slovacchia, Austria, Finlandia, Russia e Georgia.
“L’arte è scappare dalla normalità che ti vuole mangiare – sottolinea il Maestro Roberto Guccione – e pertanto per la festa della nostra amata Repubblica daremo l’opportunità a tanti visitatori di spaziare con la loro mente al di fuori della quotidianità che li imprigiona”.
La collettiva propone un miscuglio di pittura, scultura, architettura, scenografia e letteratura, declinate dagli artisti e dagli organizzatori con passione.
“Coloreremo di bellezza il territorio ibleo – aggiunge – per lanciare un messaggio di pace agli uomini e alle donne di buone volontà, un auspicio per porre fine a tutte le guerre”.
“L’arte è, in tutte le sue forme – osserva Elga Alescio, vice sindaco di Chiaramonte Gulfi – la manifestazione più nobile del genio umano”.
“Creandola e godendone -sottolinea – l’umanità si riconosce nella sua più alta essenza e nelle sue più nobili virtù”.
Donatella Martigliano, Cristina Bujoiu, Maria Antonietta Casi’, Giorgio Scivoletto,Oleg Smotrov, Nadia Gaggioli, Paola Grillo, Mario Perrotta , Tatjana Koskinen, Maria Stracquadanio,Nelly Fonte, Patrizia Piazza, Carmela Garaffa, Pina Cannarella, Salvatore Pani, Gino Amato, Mario Vittoria, Dobus Gyorgy, Adriana Iacono, Andrea Calabrò, Irina Caby, Verena Papin, Lucia Garetto, Mariagrazia Gatto, Anna Concetto Porcino, Stefano Caramma, Michelangelo Casi’, Marilena Memmi, Dobus Dorka, Carmelisa Paravizzini, Eden DSG, Lucilla Luciani, Rosanna Reatgui, Andrea Harangi, Erica Pecar, Natalia Dupont Duttily, Sandra Distabile, Rosetta Giombarresi, Angelo Criscione, Tiziana Ferma, Luisa Barrano, Carmelo Battaglia, Sergio D’ Amore, Maria Lopes, Claudia Sudano, Carmelita Caruso, Gisella Di Gabriele, Giuseppe La Rosa, Beatrice Nicosia, Alessandra Calafiore, Marcello Migliorisi, Pina Re, Alberto Girani, Davide Dimartino, Rosanna Malandrino, Irene Giudice, Giovanna Giacquinta, Vincenzo Mezzasalma, Tina Pistone, Maria Gogidze Khatiashvili, Loredana Aimi, Giuseppe Caramma, Giovanna Cusumano, Raffaele Petralia, Valeria Terranova, Rosanna Reatgui, Vladislava Yakovenko, Federica Buffone, Katalin N.Sebestyèn, Anna Maria Lopes, Luciano Piccitto, Florinda Giannone, Carmèline Cannella, Giuseppe Spadola, Titti Rapisarda, Elena Uskakova, Pino Noto, Pina Modica, Nina Darchia, Giovanni Raffo, Giovanna Lauria, Sebastiano Ballato e Antonietta Sole sono gli artisti che partecipano alla Prima Biennale Internazionale d’arte esponendo le proprie opere.