Chiesti 10 anni e cinque mesi per Lucano, ex sindaco di Riace

È accusato di associazione per delinquere, truffa, peculato e abuso d’ufficio, in relazione alla gestione dei progetti per l’accoglienza dei migranti a Riace

A Reggio Calabria è in corso il processo d’appello per Domenico Lucano, ex sindaco di Riace. È accusato di associazione per delinquere, truffa, peculato e abuso d’ufficio. Questo in relazione alla gestione dei progetti per l’accoglienza dei migranti nel piccolo centro del reggino, considerato un modello di integrazione. Al temine della sua requisitoria, il sostituto procuratore generale Antonio Giuttari ha chiesto per l’imputato dieci anni e 5 mesi di reclusione.

La difesa: « I reati contestati a Lucano sono insussistenti»

Lucano in primo grado era stato condannato dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di reclusione. L’ex sindaco di Riace, al momento della richiesta, non era in aula, dov’è rappresentato dai suoi legali Giuliano Pisapia e Andrea Daqua, che, incontrando i giornalisti hanno affermato: «I reati contestati a Lucano sono insussistenti. La prossima udienza si terrà il 30 novembre, e in quell’occasione spiegheremo i motivi del nostro appello e speriamo in un esito positivo del processo».