Cronaca di Palermo

Chiusa la scuola Pirandello-Borgo Ulivia, per bambini e genitori è il caos: “Abbandonati a noi stessi!”

Disagi per gli alunni e i genitori della scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo Pirandello-Borgo Ulivia. Dopo le infiltrazioni che nei giorni scorsi hanno provocato crepe nei muri e in un pilastro, la dirigente scolastica Donatella Angela Dell’Oglio ha deciso di chiudere per salvaguardare la sicurezza dei piccoli alunni. 

“A seguito delle copiose precipitazioni degli ultimi giorni che hanno reso non idonei, sia pure temporaneamente, i locali delle aule della scuola dell’Infanzia e a seguito di parere scritto dell’ arch. Alberto Cipolla, RSPP d’istituto (Responsabile del Sistema Prevenzione e Protezione), si comunica alle famiglie dei bambini frequentanti le sezioni della scuola dell’Infanzia di via Ortigia 17 che, al fine di prevenire situazioni di rischio e pericolo per gli alunni e il personale scolastico, i suddetti locali rimarranno temporaneamente chiusi a far data dal 9 novembre 2023”. Questo il testo della circolare della scorsa settimana, che sottolineava anche la tempestiva segnalazione dell’accaduto al Comune di Palermo, in qualità di Ente proprietario dell’edificio di via Ortigia, con la richiesta di intervenire urgentemente per il ripristino della sicurezza dei locali.

Chiusa la scuola Pirandello-Borgo Ulivia, disagi per le famiglie

La situazione temporanea sta tuttavia creando non pochi disagi alle famiglie degli alunni. “La settimana scorsa dopo la pioggia la scuola si è allagata – spiega una mamma a Palermo Live -. Non era la prima volta, così la preside l’ha chiusa perché non idonea e pericolosa per i bambini. Da una settimana quindi i piccoli sono senza scuola. Il Comune è intervenuto per fare i lavori, l’edilizia scolastica ha fatto qualche sopralluogo ma al momento nulla, nemmeno hanno iniziato”. 

A prevalere è un sentimento di sconforto a fronte delle difficoltà che i genitori stanno affrontando: “Siamo proprio abbandonati – conclude la giovane mamma -. Ci tengo a sottolineare che ci sono un centinaio di bambini a casa, persone che lavorano, bimbi che devono andare in prima e il Comune perde tempo!”.

Foto da Facebook Marco Guccione

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Published by
Gina Lo Piparo