Il bar del Tribunale chiuso «per ferie»: nessuno sa quando riaprirà

All’ingresso del bar del Tribunale c’è un cartello con la scritta «chiuso per ferie», ma nessuno è stato avvisato, e non si sa quindi se e quando riaprirà. I proprietari del bar recentemente sono stati protagonisti di un servizio delle Iene

Da alcuni giorni il bar del Tribunale è chiuso. Nei  cartelli appesi all’ingresso c’è scritto «chiuso per ferie». Ma, come fa notare il Giornale di Sicilia che oggi riferisce la notizia, si tratta di un fatto inusuale, in quanto questa è un’attività che non chiude mai, neppure a Ferragosto. Però adesso è chiusa «per ferie», e non si hanno altre notizie. Nessuno sa se e quando il bar riaprirà, perché non è indicata nessuna data di riapertura. E neppure sono state informate le istituzioni che sovrintendono il “Palazzo”. Ovviamente non si sa nulla sulla posizione dei dipendenti, soprattutto di quelli che si erano rivolti alle Iene, la trasmissione di Italia 1.

IL SERVIZIO DELLE IENE

Infatti circa tre settimane fa è andato in onda su Italia 1 un servizio delle Iene di Ismaele La Vardera, con due dipendenti del bar che sostenevano di essere vittime di irregolarità sul posto di lavoro. «Lavoriamo 9 ore al giorno ma siamo pagati per quattro», avevano raccontato. E inoltre, avevano anche documentato come avrebbero restituito ai datori di lavoro parte dello stipendio, nonostante ogni mese avessero firmato quietanze per l’intera retribuzione. Nel servizio era anche mostrato   un colloquio con una delle proprietarie, ripreso da una telecamera nascosta. Dai datori di lavoro non c’è stata mai nessuna replica.

VERIFICHE DELLA PROCURA

La Procura nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo conoscitivo per capire la fondatezza della denuncia degli impiegati. Sta verificando se ci siano fatti di rilevanza penale, a parte quelli che in apparenza hanno un evidente rilievo sul piano civile e del lavoro. La famiglia Torregrossa, gli imprenditori che gestiscono i bar del Tribunale, in passato aveva subìto intimidazioni e ricatti, ed aveva denunciato il racket delle estorsioni. I responsabili erano stati condannati.

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