Chiuso un locale a Palermo, il titolare: “Siamo stanchi, dobbiamo lavorare”

I fatti raccontati dal proprietario del cocktail bar

locale

Controlli di polizia ieri sera a Palermo presso un noto locale, il “Lorenzini Cocktail Bar“, sito in via Giuseppe Puglisi Bertolino (Piazza Sturzo). Come si evince da un video arrivato alla nostra redazione era presente sul posto un ingente dispiegamento di forze dell’ordine. Il locale è stato sanzionato e obbligato a cinque giorni di chiusura forzata per mancato rispetto delle normative anti-covid. Abbiamo sentito il titolare dell’esercizio, che ci ha raccontato come sono andati i fatti.

“Ho tre ristoranti chiusi da 14 mesi. – Afferma il signor Michele GiaconiaDopo 7 mesi di chiusura il Governo mi ha messo 1000 euro sul conto, lasciandomi in difficoltà tra affitti, luce, utenze e tutto quanto. Io mi sono rotto le scatole e ho aperto il mio locale. Articolo 54, stato di necessità. Premettendo che a prescindere io posso fare asporto fino alle 22, – prosegue il titolare – sono giunti i controlli, contestandomi la presenza di gente nel locale. Capisco che sono stanchi pure loro, ma principalmente noi siamo stanchi e dobbiamo lavorare. Ho detto loro: ‘Scusate, perché non fermate un autobus con 40 persone all’interno?’ Perché non chiudete i supermercati con 2000 persone dentro? No, siamo penalizzati solo noi ristoratori.

Michele Giaconia, titolare di “Lorenzini Cockail Bar”

Quindi – prosegue il racconto dei fatti– se ne sono andati facendomi una ramanzina e facendo allontanare tutti, cosa che è stata fatta. Poi, alle 21.30 è venuta un’associazione ‘no coprifuoco’, circa un centinaio di persone, che avevano appreso che il mio locale era aperto. E di ciò le forze dell’ordine, ritornate con circa 50 poliziotti, hanno dato la colpa a me. Alla fine mi hanno fatto la chiusura per cinque giorni e 400 euro di verbale. Inoltre ho subito anche intimidazioni e minacce da parte di alcuni dei poliziotti sopraggiunti nel mio locale”.

“Voi avete giurato sulla costituzione e state lavorando su quello per cui avete giurato” – Ha detto il signor Giaconia alla polizia. – “Non c’è un decreto legge, ma solo dpcm. Chi si alza la mattina decide di fare l’ordine del giorno.

IL VIDEO