Resta chiuso il mercato ortofrutticolo di Palermo: 150 tamponi, 5 positivi
Il presidente dell’associazione grossisti del mercato palermitano rassicura: “È tutto sotto controllo”
Primo giorno di chiusura oggi per “lo scaro” palermitano causa Covid-19. Il Comune, dopo aver appreso la notizia della presenza di 3 positivi all’interno della struttura di via Monte Pellegrino, ha deciso di avviare il protocollo di sicurezza per evitare il propagarsi della pandemia.
Oggi sono stati effettuati 150 tamponi rapidi e solo 5 sono risultati positivi. Questi ultimi sono stati poi sottoposti all’esame molecolare del quale si attende l’esito per accertare la reale positività e scongiurare casi di “falso positivo”.
Raggiunto telefonicamente da Palermo Live il presidente dell’associazione grossisti del Mercato Ortofrutticolo Alberto Argano ha dichiarato: “La situazione del Mercato Ortofrutticolo è assolutamente sotto controllo. Sono già stati effettuati 150 tamponi e sono emersi solo 5 positivi, tra questi nessun dipendente comunale. Domani ne verranno effettuati altri 180 ed anche mercoledì sarà giornata di test. Se i numeri dovessero continuare ad essere così contenuti, ricordiamo che la struttura di via Monte Pellegrino vede transitare al suo interno più di 1000 persone al giorno, potremmo riaprire in settimana. Vorrei ringraziare il Sindaco Orlando per la sua disponibilità nel cercare immediatamente di risolvere la situazione. Abbiamo lavorato tutta la domenica, ci siamo sentiti più volte telefonicamente per concordare, insieme all’ASP, le modalità per effettuare i tamponi di oggi. Il Prof. Orlando è stato presente, partecipe ed ha anche specificato che farà di tutto affinché lo scaro possa riaprire entro fine settimana. E’ consapevole, come noi tutti, dell’importanza che il mercato ortofrutticolo ha per la città di Palermo e non solo, considerato che da lì parte il rifornimento per tutta la provincia ed anche per gran parte del trapanese. I numeri non sono allarmanti e noi siamo fiduciosi, visto i dati emersi di poter riaprire già giovedì. Non è stato consentito agli standisti di entrare per uscire la merce ed evitare che questa potesse andare a male, quindi il danno economico è davvero enorme. Quando riapriremo saremo costretti a portare tutto al macero, non possiamo di certo immettere sul mercato merce che si trova dentro i nostri frigoriferi da una settimana. Ci auguriamo che, l’ASP che sta vagliando un ulteriore protocollo per la gestione della riapertura, posso valutare modalità diverse laddove dovesse ricapitare di riscontrare casi di positività. Assurdo chiudere un’intera struttura per questi numeri, non credo sia successo in nessun altro caso”.