Baretto Mondello, richiesta sospensiva del Comune respinta
La Corte d’Appello ha respinto nell’immediatezza la richiesta di sospensiva del Comune di Palermo per l’esecuzione di sfratto ai danni del Baretto di Mondello
La Corte d’Appello ha respinto “nell’immediatezza” la richiesta di sospensiva presentata dal Comune di Palermo lunedì mattina per lo sfratto del Baretto di Mondello. I giudici non hanno considerato “l’eccezionale urgenza” e il “grave danno” come validi motivi per sospendere l’esecutività della sentenza. Programmata un’udienza il 2 settembre dove gli avvocati del Comune hanno possibilità di presentare una documentazione completa per affermare che la proprietà dell’immobile appartiene all’amministrazione comunale.
La famiglia Schillaci non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali. Si dice “molto amareggiata” dalla decisione della Corte d’Appello e dal comunicato di Italo Belga che ha parlato di “morosità” dei gestori della gelateria. Lo sfratto è nato per “finita locazione” e per un contenzioso nato tra Comune di Palermo e Italo Belga. Il motivo della controversia riguarda la gestione di tutti i chioschi: per l’amministrazione comunale si tratta di beni di proprietà demaniale mentre per l’Italo Belga privata.
Nel 2015 il Comune di Palermo ha rilasciato la concessione al Baretto e annualmente la famiglia Schillaci paga regolarmente l’affitto del locale. Lunedì doveva esserci lo sfratto, ma il tutto è stato rinviato al 19 agosto a causa di problemi legati alla perimetria. All’arrivo del responsabile giudiziario, infatti, è sorto un intoppo: la notifica di sfratto indica che la misura dell’immobile da chiudere è 37×50 metri, ma la famiglia Schillaci ha reso noto che il totale della metratura è di 80 metri quadri. Insomma, nella pratica, lo sfratto non dovrebbe riguardare tutto il locale. I tecnici in queste due settimane studieranno le carte per capire realmente se lo sfratto riguarda tutto l’immobile o solo una parte.
In tanti sempre nella giornata di lunedì hanno manifestato davanti il locale per solidarietà alla famiglia Schillaci. Il Baretto da martedì ha riaperto i battenti e rimarrà a disposizione dei cittadini almeno fino al 18 agosto.
LE PROSSIME MOSSE DEL COMUNE
Nel frattempo dal Comune sono pronti ad andare fino in fondo in questa vicenda come annunciato a Palermo Live dall’assessore al patrimonio Antonino Sala. “Dai primi di agosto cercheremo di portare avanti una documentazione che giustifichi e confermi la nostra opposizione a questa esecutività di sentenza. L’immobile è dell’amministrazione comunale perché è un’area pubblica, poi se la gestione della passeggiata viene affidata a privati che ben venga. Il tutto sempre su concessione del Comune, da proprietario.
Non possiamo rischiare – conclude Sala – che questa sentenza sia un punto di partenza e utilizzata per altri successivi giudizi per poi dire che la passeggiata del lungomare di Mondello è dell’Italo Belga. Non ce lo possiamo permettere, sarebbe una perdita di immagine per la città“.