Occhi lucidi e voce spezzata sovente dall’emozione: gli aneddoti raccontati da Benvenuto Caminiti, nel corso della presentazione del suo nuovo libro “Ciao Vladimiro”, tenutasi giovedì 14 dicembre nella gremita sala stampa del “Renzo Barbera”, tradiscono lo smisurato amore fraterno e, non di meno, l’enorme stima professionale per quella che è stata una figura iconica del giornalismo sportivo palermitano e nazionale.
Una pubblicazione interamente dedicata alla memoria del fratello, illustre e storica firma del quotidiano “L’Ora”, prima e, successivamente, a partire dalla prima metà degli anni 60, di “Tuttosport” con il quale ha intessuto una lunga collaborazione.
“Questo per me è un momento particolarmente toccante – ha esordito con un filo di voce un commosso Benvenuto Caminiti -. Ho presentato tanti libri ma questo ha un sapore speciale, diverso. Vladimiro per me dei sei fratelli che avevo era IL fratello. Con lui ci siamo scelti da subito – spiega l’autore -, il nostro era un rapporto privilegiato. Essendo il più piccolo lo ammiravo, “spiandolo” incantato da lontano, quando passava ore intere a scrivere, penna e calamaio alla mano, seduto alla scrivania di casa. Più volte gli avevo chiesto, quasi supplicandolo, di poter leggere quello che scriveva: “Magari un giorno Benni, quando sarai più grande” – era la risposta che mi dava abitualmente -.
Benvenuto ha poi raccontato un avvenimento specifico che ha rappresentato il dardo infuocato capace di accendere la sua passione per il giornalismo, e che lo ha portato in seguito a voler seguire le orme del fratello maggiore. “Vladimiro aveva un quaderno nero sul quale annotava tutto e che, ogni volta che finiva di scrivere, con aria soddisfatta e beata riponeva in un cassetto chiuso col catenaccio, come si usa fare con gli oggetti più preziosi. Questo suo atteggiamento – dice – non faceva che incuriosirmi sempre di più. Una mattina – all’epoca avevo all’incirca dieci anni – si scordò di chiudere quel cassetto ed io non riuscii a frenare la mia curiosità. Presi quel quaderno e lo sfogliai con le mani tremanti leggendone il contenuto. Rimasi affascinato e rapito da quello che lessi, come quando ci si lascia trasportare da un romanzo avvincente. Da quel momento mi innamorai follemente del suo modo unico di scrivere e di far vivere gli eventi sportivi elaborando il tutto da poche e semplici righe”.
All’evento di presentazione di “Ciao Vladimiro” sono intervenuti l’editore dell’opera, Riccardo Colao, e due vecchie glorie del Palermo che fu: Guido Magherini ed Ignazio Arcoleo, oltre al Presidente Dario Mirri e all’attuale allenatore dei rosanero Eugenio Corini. Un coro di voci che ha impreziosito con testimonianze, a tratti commoventi e in alcuni casi divertenti, il ricordo indelebile di “Camin”. Così come commoventi sono state le letture di alcuni passi del libro, citati con enfasi dalla voce dello scrittore ed autore Marco Pomar. In collegamento telefonico è poi intervenuto anche Fausto Silipo, il quale ha voluto ricordare la figura professionale di Vladimiro Caminiti, definito da lui “un fenomeno” per l’innato estro e la capacità di sintesi.
“Ciao Vladimiro” è un libro biografico intriso di amore fraterno, che narra con stile romanzesco un passato che affascina e che merita di essere ricordato; ma soprattutto è il racconto di un personaggio che, attraverso le parole del cuore e le riconosciute capacità narrative del fratello Benvenuto, ha ripreso vita in un racconto di centosessantuno pagine.
Chi fosse interessato ad acquistare l’opera, pubblicata dalla “Titani editori”, può trovarla presso lo store del Barbera o contattando l’autore stesso.
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