Dopo l’autorizzazione dell’Unione Europea del 24 gennaio 2023 per la produzione e la commercializzazione di Acheta Domesticus, avviata a Torino la produzione di un pane superproteico a base di farina di grillo. La pagnotta sarà in vendita da marzo.
La prima pagnotta italiana con farina di grillo, prodotta in un laboratorio artigianale di Torino, sarà in vendita da marzo. Nel suo laboratorio torinese, lo Chef Enrico Murdocco, panificatore e pizzaiolo, ha avviato la produzione di un pane superproteico, ancora in fase sperimentale, preparato con farina di tipo 1, una piccola percentuale di quella integrale e, infine, una piccola aggiunta di polvere di grillo. Si tratta di un pane molto proteico, il cui tempo di cottura è di un’ora a 180°C.
“Siamo soddisfatti dal punto di vista della crosta del pane e dalla gamma dei sapori”, spiega il panificatore Enrico Murdocco. “Ricorda molto il sentore della nocciola. E dal punto di vista tradizionale è ricco di proteine, quindi è ben bilanciato”.
La polvere di grillo proviene da una ditta vietnamita che ha ottenuto a inizio gennaio il via libera all’immissione sul mercato dalla Commissione europea. Distribuita da un allevamento di insetti di Scalenghe, che attende la stessa autorizzazione per iniziarne la produzione, ha un prezzo di circa 35 euro per il panificio di Murdocco. Lo chef è uno dei primi italiani ad inserire nelle sue preparazioni la polvere parzialmente sgrassata di Acheta Domesticus, questo il nome scientifico dell’insetto. Murdocco è anche proprietario di Tellia, catena di piccoli ristoranti rustici che offre pizze romane, con quattro punti vendita, segnalato per la bontà della sua pizza anche sul Gambero Rosso. Infatti, a gennaio, l’Unione Europea e l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, hanno autorizzato la produzione e la commercializzazione della polvere ottenuta da questo insetto.
Secondo una prima stima, il prezzo di questo pane si aggirerà tra i 18 e i 20 euro al chilo, il doppio del pane tradizionale.
La proposta di Murdocco di produrre pane con farina di grilli non è passata inosservata, tanto che la sua decisione è stata anche duramente contestata sui social. «Un misto di ignoranza e cattiva informazione, in ogni caso ci si può esprimere comunque in modo più civile. Non vale comunque la pena di perdere tempo a rispondere. Attualmente siamo in una fase sperimentale e siamo i primi a farlo» ha dichiarato lo Chef.
Sulla base di un’indagine condotta da Coldiretti/Ixe, la maggior parte degli italiani sembra essere contraria all’introduzione di questi alimenti, che vengono però già consumati regolarmente in molti paesi del mondo. In base ai dati riportati da Coldiretti, il 54% delle persone intervistate si è dichiarata contraria, il 24% indifferente e solo il 16% si è detto totalmente favorevole, mentre l’ultimo 6% ha preferito non rispondere.
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