Cimitero dei Rotoli, dopo 41 anni lo storico custode Michele Machì va in pensione: “Qui la mia infanzia”
Giornata storica per il cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo: infatti dopo 41 anni di servizio, da oggi venerdì 1 settembre va ufficialmente in pensione il custode dell’ingresso che si trova a due passi dalla spiaggia di Vergine Maria, Michele Machì. Nato sul ponticello del castello Bordonaro e l’ultimo dei residenti storici rimasto a Vergine Maria. Dal 1982 Machì non ha fatto mancare il suo amore per la cura del cimitero: dalla pulizia al verde. “Questo posto per me è l’infanzia”, ha affermato a Palermo Live -. “Essendo noi una famiglia numerosa con sette figli. Io piccolino, tagliavo le latta di pelato da cinque chili, facevo il manichino di ferro, accompagnavo le persone, mettevo l’acqua e pulivo le tombe. Ho sudato sempre senza cercare guadagni facili, ma ho avuto il modo di portare sempre un pezzo di pane a casa”. Nel 2016 il Comune di Palermo gli ha anche riconosciuto una targa come “impiegato esemplare in riconoscimento alla dedizione profusa nel suo lavoro”.
Ogni mattina alle 8 lui era già sul posto di lavoro per iniziare ad aprire, vedere se tutto era a posto, compresa la pulizia dei servizi igienici, per poi poter accogliere i familiari dei defunti. Questa mattina alle 8 il cancello era chiuso (come da foto in basso), è stato aperto subito dopo l’arrivo dei nuovi custodi del terzo ingresso, intorno alle 8.20. E Machì? Lui invece di godersi la meritata pensione riposandosi, si era recato Vergine Maria per la sua attività di volontariato che riguarda pulizia della piazza.
Di questa sua lunga carriera lavorativa al camposanto la parte più nera è sicuramente legata all’emergenza sepolture vissuta dai Rotoli riguardo le bare insepolte: “Il più brutto ricordo è quello legato alle sepolture, avrei voluto che questa situazione non si creava. É stata la vergogna del mondo”.
Io ho sempre cercato di dare l’immagine bella del cimitero e della Sicilia perché nella nostra isola non è tutto marcio come vogliono fare credere. Già nel ’90 si poteva realizzare una tomba a 12 posti al posto dei loculi perenni fatti adesso e si potevano ricavare circa 5 mila posti”.
La soluzione per non ritornare in una nuova emergenza sepoltura? “Palermo ha bisogno di un nuovo cimitero, se ne parla da 40 anni ma non si può realizzare e non si capisce il perché. Ampliare il camposanto dei Rotoli non credo sia la soluzione migliore, nascerebbe un conflitto con i residenti del quartiere. Si potrebbero realizzare più di cinquemila posti temporanei a terra nell’area sopra il campo sportivo Delfino”.
Machì, amore per la poesia e il mare
Per Machì non solo lavoro, ma anche amore per la poesia e il mare. Non a caso a Vergine Maria è conosciuto come il “poeta” e per omaggiare questa giornata importante per lui ha voluto scrivere una poesia che vi proponiamo:
Memorie di un custode
Sarò solo un ricordo
Ad appena sei anni
Quando nacque nel cuore
Per il cimitero S.M dei Rotoli
La mia devozione
Sarò solo un ricordo
Quando la mia maestra
Dettò un tema dal titolo
“Cosa volete fare da grandi”
E io senza alcun dubbio
Scrissi “lavorare al cimitero”
E così è stato…
Sarò solo un ricordo
Per i tanti genitori
Che hanno perso
I propri figli adorati
Sarò solo un ricordo
Per le famiglie cui diedi la possibilità
Di stare vicino ai propri defunti
Nelle notti di festa e di veglia più sacre
Sarò solo un ricordo
Per i tanti uccellini
Che nei giorni d’estate
Per colmare la sete si abbeveravano
All’interno del cimitero acattolico
Sarò solo un ricordo
Per la nonnina a cui porsi
Il mio braccio per salir le scale
Sarò solo un ricordo
Per i passanti che apprezzavano
Il mio lavoro e i miei sorrisi
Sarò solo un ricordo
Una tenue speranza
Che il mio bene donato
Colmi ogni distante
LE FOTO
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