La predisposizione di interventi di mitigazione della presenza di cinghiali nei centri abitati. Su questo tema si è dibattuto stamani nel corso di una videoconferenza, organizzata dall’assessore allo Sviluppo Economico con delega all’Igiene e Sanità e al benessere Animale, Leopoldo Piampiano. In collaborazione con il presidente della VII Circoscrizione, Giuseppe Fiore.
Nel corso dell’incontro è emersa la necessità di predisporre un nuovo piano di cattura degli animali al di fuori dell’area della Riserva. Più precisamente in prossimità dei centri abitati dell’Arenella, di Vergine Maria e dell’Addaura dove si manifestano ripetuti avvistamenti di cinghiali. Ravvisando anche la necessità di coinvolgere la Ripartizione Faunistica Regionale, l’Istituto Zooprofilattico ed il Dipartimento di Zoologia dell’Università di Palermo. Hanno partecipato anche il Direttore della Riserva Naturale Orientata Monte Pellegrino. Rappresentanti del Corpo Forestale della Regione Siciliana, del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’ASP e della RAP.
Ricevute queste indicazioni tecniche, l’assessore Piampiano si è fatto carico di riconvocare in tempi brevi gli organi competenti. Ciò al fine di giungere alla predisposizione di un nuovo piano finalizzato alla cattura dei cinghiali la cui presenza mette a rischio la sicurezza della popolazione residente. Piampiano ha infine chiesto alla RAP. “pur comprendendo il momento che l’azienda sta attraversando chiediamo attenzionare in modo particolare l’area. In considerazione del fatto che la permanenza dei rifiuti in strada è la principale causa di attrazione degli animali verso i centri abitati”.
“Come già successo in diversi territori della nostra regione, dalle Madonie ai Nebrodi, dove la proliferazione dei cinghiali sta determinando situazioni di rischio anche per l’incolumità delle persone. – dichiara il sindaco, Leoluca Orlando – anche a Monte Pellegrino il problema sta assumendo proporzioni preoccupanti tanto che da tempo vige il divieto di accesso nelle ore notturne. Confidiamo molto nella collaborazione con tutti i soggetti interessati perché nel rispetto delle prescrizioni di legge si possa quanto prima avviare un piano di cattura che tuteli cittadini e territorio”.