Una circolare del Viminale mette una toppa alla svista del Dpcm di Natale

Nell’ultimo Dpcm mancavano le sanzioni per chi non osservava le limitazioni negli spostamenti nelle feste di Natale e Capodanno

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Una circolare del capo di Gabinetto del Viminale, Bruno Frattasi, ha colmato un vuoto esistente nel decreto Natale e nell’ultimo Dpcm. Forse una svista, che aveva fatto esultare quanti già pensavano a mille sistemi per non farsi «beccare». Quindi avere la possibilità di festeggiare come se le limitazioni Covid non ci fossero. Invece no. Ci saranno, ovviamente, le solite sanzioni amministrative da 400 a 3mila euro per chi viola i divieti di spostamento previsti per i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, così come per il divieto di mobilità tra Regioni tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.

LA CIRCOLARE

«Con riferimento al decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2020, recante ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid- 19 ─ si legge nella nota emessa dal ministeroè emersa su alcuni organi d’informazione la questione sulla mancanza di disposizioni che prevedano sanzioni amministrative pecuniarie per i casi di inosservanza dei divieti di spostamento introdotti con l’articolo 1, comma 4, di detto provvedimento, con riguardo sia all’arco temporale 21 dicembre 2020-6 gennaio 2021, sia alle giornate 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021. Trattasi di disposizioni che replicano testualmente le previsioni contenute nell’articolo 1, comma 2, nel Dpcm 2 dicembre 2020, numero 158».

NIENTE CODICE PENALE, MA AGGRAVIO SE SI USA UN VEICOLO

Non si applicano quindi le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale, o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità. Però, se il mancato rispetto delle predette misure, avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono più pesanti. Nel caso saranno aumentate fino a un terzo.