Guai con il fisco per il giocatore della Nazionale e capitano della Lazio Ciro Immobile. L’accusa sarebbe quella di evasione fiscale. I fatti risalgono al 2012 quando l’attaccante passò dalla Juventus al Genoa per la considerevole cifra di 4 milioni di euro. A mediare il passaggio del giocatore ai rossoblu fu Alessandro Moggi, figlio di Luciano, nonché all’epoca dei fatti manager del giocatore biancoceleste. A quest’ultimo, dunque, Immobile avrebbe dovuto pagare l’onorario e la “maggiore Irpef dovuta”. I legali di Immobile hanno contrastato la tesi dichiarando che il calciatore aveva un contratto in esclusiva con un altro agente: Marco Sommella.
Da capire adesso quali saranno i risvolti della vicenda, che non sembra preoccupare il calciatore. “Senza entrare nelle questiono tecniche, che lascio ai professionisti – scrive Immobile sul suo profilo Instagram – tengo a ribadire innanzitutto la mia buonafede rispetto alle contestazioni mosse tempo fa dall’Agenzia delle Entrate. E, cosa più importante, ricordo che l’importo richiesto era già stato bonificato prima della sentenza della Cassazione”, conclude il calciatore mostrando copia contabile del movimento bancario”.
“Ciro Immobile aveva da mesi risolto tempestivamente le pendenze tributarie, risalenti a dieci anni fa, riportate oggi da un quotidiano – la nota della Lazio -. La Società, che mai ha messo in discussione le qualità umane, prima ancora che sportive, di Ciro Immobile, rinnova il suo affetto e la sua stima per il Capitano”.
“Ci tenevo a ringraziare tutte le prime pagine che hanno pensato a me, non mi era mai capitato di finire in prima pagina nemmeno quando ho vinto la Scarpa d’oro! – scrive ironicamente l’attaccante sui social – So’ soddisfazioni, grazie di cuore”.