Poco più di quarantott’ore a Cittadella-Palermo, match della ventinovesima giornata di Serie B. Una sfida particolarmente sentita per Giovanni Crociata, punto di forza della squadra veneta ma palermitano di nascita. Il centrocampista è stato intervistato dal “Giornale di Sicilia” in merito alla sfida di sabato. Ecco, di seguito, un estratto delle sue dichiarazioni.
“Giocare contro il Palermo per me sarebbe un sogno – esordisce Crociata –. Non vedo l’ora. Sono difficili da spiegare le sensazioni che provo – ha detto – è una partita a cui tengo molto, anche perché tutte le volte che c’è stata opportunità di giocare contro il Palermo non ho mai giocato. Quindi chiaramente la voglia è tanta. Per adesso ho un lieve affaticamento al flessore – confida il centrocampista granata –, ma adesso sto riprendendo. Spero di farcela per sabato.
“Da piccolo ero tifosissimo rosanero – ammette Crociata – poi tra l’altro essendo cresciuto nella Valle dello Jato spesso giocavamo contro il Palermo e lo sentivo come un derby. È una squadra a cui sono legato, quella della mia città. La sento un po’ mia anche se non sono palermitanissimo. È una squadra che mi piace tantissimo. L’atmosfera che ci sarà al ‘Tombolato’? Credo sarà sold out – spiega – e ci saranno tanti palermitani, tra cui anche i miei familiari. La gente qui è molto calorosa. Ai tifosi piace venire allo stadio, non siamo in tantissimi ma quelli che ci sono si fanno sentire”.
“Sto vivendo un momento bellissimo – ammette Crociata –, adesso ho raggiunto una certa età, mi sento molto più maturo e sto bene a livello psicologico. Ho trovato la serenità giusta, una cosa alla quale ho lavorato tantissimo. È il momento migliore della mia carriera – afferma -, spero di andare avanti così e non fermarmi. Sono arrivato con la squadra che mentalmente era un po’ giù, la squadra era solo un po’ bloccata. Adesso con questi risultati che abbiamo ottenuto l’entusiasmo sta ritornando. Siamo una formazione forte, aggressiva e che sa giocare a calcio. Crociata ha raccontato l’unica volta in cui avrebbe potuto vestire rosanero: “A livello di settore giovanile ci fu la possibilità, quando avevo circa 10-11 anni, ma con la famiglia ho deciso di continuare ad aspettare di arrivare ai 14 e vedere se succedesse qualcosa. Poi è arrivato il Milan. Da professionista, invece, non c’è mai stata l’occasione o l’accostamento al Palermo”.
Fonte Foto: immagine Facebook Cittadella
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