Via alle riprese di Ciurè, il film dedicato alla tematica dell’omotransfobia che vede Matranga e Minafò, per la prima volta non in veste comica, dietro le quinte.
I due attori palermitani, infatti, hanno raccolto la sfida e saranno i produttori (insieme a TNM Produzioni e Rebel Alliance – Compagnia del Marketing) del lungometraggio indipendente di genere drammatico che sarà girato interamente tra la periferia di Palermo e un night club. Il film è diretto dal regista esordiente Gianpiero Pumo.
Per quattro settimane, a partire dal 5 luglio, il capoluogo siciliano si trasformerà in un set a cielo aperto. Parteciperà anche Maurizio Bologna. Le riprese si terranno tra il centro storico, la periferia e le spiagge di Palermo e Terrasini e negli spazi interni del Convento Cabaret.
Il film “Ciurè”, che sarà distribuito in autunno, racconta la storia di uno spaccaossa per che incontra sul una ballerina transessuale. Due mondi, lontani e distanti fra loro, legati inesorabilmente: entrambi andranno alla ricerca di una via di uscita.
“Il film sarà recitato interamente in dialetto palermitano – spiegano Matranga e Minafò -. Per questo motivo sarà sottotitolato anche nella versione italiana. Il nostro target è però il mercato estero, sempre attento alle tematiche Lgbt, insieme ai grandi festival internazionali che apprezzano il cinema indipendente”.
“La tematica e lo stile di Ciurè portano subito ad un’idea festivaliera legata al panorama internazionale – proseguono i due attori. “Anche il dialetto palermitano utilizzato senza paura, spesso stretto e sottotitolato, vuole dare un colore all’opera tanto apprezzabile a livello regionale quanto internazionale”.