Palermo, via Respighi: residenti in ostaggio di un clochard incivile

Non tutti i senzatetto sono uguali. Ci sono quelli che, nonostante il loro stile di vita rispettano l’ambiente e il prossimo, ma ce ne sono altri, come in questo caso, che rendono la vita impossibile a chi se li ritrova sotto casa

Parlare di clochard è molto difficile, come quando si discute di calcio, di politica o di religione: spesso si finisce per litigare. E ci sarà chi passa per cattivo e chi per buonista. Perché è chiaro che un senzatetto non è di certo un uomo fortunato. Anche se, molto spesso, si tratta di scelte di vita, tant’è che esistono diversi centri di accoglienza per clochard, ma molti di loro si rifiutano di andarci. È anche vero, però, che il loro modo di vivere, a volte, fa a pugni con la pubblica decenza e puó limitare la libertà di chi se li ritrova sotto casa. Non sempre, precisiamo per i “buoni a tutti i costi”, perché ci sono anche tanti clochard rispettosi del prossimo e dei posti in cui dimorano

CI SONO CLOCHARD E CLOCHARD

Di gente che vive per strada ce n’è tanta e, anche se puó risultare incomprensibile ai più, va accettata la scelta. Ma, come detto, ci sono clochard e clochard. Oggi vi raccontiamo il caso del “senza fissa dimora” di via Ottorino Respighi che ha scelto il marciapiedi all’angolo con via Boito a Palermo come posto in cui abitare. L’uomo ha costruito una tenda con teli trovati in strada. All’interno ha messo un materasso, uno dei tanti abbandonati tra i rifiuti, e tutte le sue cose. La notte dorme lì dentro con i suoi cani. Quando dorme… Sì, perché capita spesso che il clochard in questione “alzi il gomito” e compia azioni intollerabili. Ci riferiscono di radioline a batteria ad alto volume, di atti al limite dell’osceno in luogo pubblico, di urla e percosse nei confronti dei cani, che a loro volta reagiscono abbaiando. A tutto ció va aggiunta la condizione di degrado che si è creata in via Respighi, con rifiuti abbandonati e i bisogni del clochard che, naturalmente, vengono fatti in strada.

Il rispetto e la libertà devono essere reciproci. Un senzatetto è libero di vivere per strada, ma la sua libertà deve coincidere con la libertà degli altri. I residenti della zona hanno provato a parlare con l’uomo per cercare di migliorare la situazione, ma senza successo. Da qualche settimana, anzi, tutto è peggiorato: adesso i clochard sono due e a volte anche tre. A quanto ci raccontano, il nuovo ospite è ancora più “indisciplinato” del primo. Nella foto che vi mostriamo, prende il sole in costume sul marciapiede.

SITUAZIONE INTOLLERABILE

Dopo aver chiamato polizia e vigili urbani, senza ottenere risultati, alcuni abitanti della zona si sono rivolti al Consiglio dell’ottava circoscrizione che ha inoltrato agli assistenti sociali una richiesta di intervento: “Sono in contatto con i servizi sociali della circoscrizione per offrire assistenza al senzatetto e toglierlo dalla strada – ha spiegato il Presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara a Palermo Live – . I disagi lamentati dai residenti sono più che giustificati. Ho verificato personalmente le condizioni di estremo degrado e di sporcizia di questo sito. La Rap – ha continuato Frasca Polara – non può intervenire finché il senzatetto resta lì e i residenti sono esasperati. Occorre trovare – ha concluso – al più presto una soluzione, a tutela del senzatetto e del decoro urbano”.

LO SFOGO DI UN RESIDENTE

“Si passano la responsabilità di mano in mano, fatto sta che la situazione è diventata insostenibile – si sfoga con Palermo Live un residente – . Non possiamo tenere la finestra aperta la notte perché tengono la radio ad alto volume, non possiamo affacciarci perché rischiamo di vedere le loro nudità mentre urinano o defecano in strada. Per non parlare della sporcizia e della puzza. Io capisco che si tratta di certo di gente sfortunata – conclude – ma non è giusto che venga limitata la libertà di onesti cittadini che pagano le tasse e vorrebbero vivere in condizioni decenti”.